Trieste, picchia e stupra la ex, medico sotto accusa

TRIESTE La scena descritta nei documenti giudiziari è da brivido. Una scena da “Arancia meccanica”. Un uomo si presenta di prima mattina nell’appartamento della ex. Le stringe le mani al collo e poi la spinge con forza all’interno della casa. La vittima, che è in pigiama, finisce sul pavimento. Lui non si ferma. Le toglie con forza ciò che lei indossa. E, dopo averla picchiata, la violenta selvaggiamente. Ad essere accusato di tutto questo è un medico otorinolaringoiatra. Si chiama Fabio Oselladore, 64 anni. Il pm Pietro Montrone lo accusa di violenza sessuale. Ma anche di violazione di domicilio e lesioni. Alla donna, che dopo quell’assalto era andata in ospedale, erano state diagnosticate ferite e contusioni guaribili in 21 giorni.
Il professionista comparirà domani davanti al gip Laura Barresi. Si professa decisamente innocente. Parla per lui il difensore, l’avvocato Marina Rizzi: «Il dottor Oselladore è la vera vittima. Le accuse nei suoi confronti non sono fondate. Quanto accaduto - aggiunge - è solo un equivoco. La donna che ha denunciato di essere stata violentata è una massaggiatrice particolare. Tra i due c’era una lunga frequentazione. Il mio assistito l’aveva anche aiutata economicamente per affrancarla dalla professione di massaggiatrice. È stato infine il dottor Oselladore a dare l’allarme chiamando la polizia. Perché era stata la donna ad aggredirlo».
L’episodio - sul quale hanno indagato i poliziotti della Squadra mobile - porta la data dello scorso 11 marzo. La donna nella querela ha riferito di aver aperto la porta di casa attorno alle 7.30. Ha spiegato di essere stata svegliata da qualcuno che suonava insistentemente il campanello. Poi ha aperto la porta e si è trovata davanti - così ha dichiarato lei - Fabio Oselladore, il suo ex fidanzato, col quale aveva avuto fino a poco tempo prima una relazione sentimentale. Ma la donna nella denuncia ha anche affermato che Oselladore, in quella circostanza, dopo averle usato violenza, aveva afferrato dalla cucina un coltello da tavola e, dopo essersi procurato una ferita, aveva sporcato di sangue la bocca della donna. Ma ha raccontato anche che era stata picchiata in altre occasioni. In particolare, durante un viaggio a Sharm El Sheik in Egitto, o a Karpathos in Grecia nel corso di un’altra vacanza. La vicenda - approdata davanti al giudice - è iniziata nel 2014 quando, secondo la denuncia, la donna aveva conosciuto il medico. Era stata lei a contattarlo perché aveva bisogno di essere curata per un problema di salute e un conoscente le aveva lasciato il numero del dottore. Da lì la relazione sentimentale fatta di incontri a Trieste ma anche, per l’appunto, di viaggi in svariate località. Da Barcellona per trascorrere l’ultimo dell’anno a Bled per un romantico weekend. Infine il viaggio a Sharm el Sheik. Durante il quale - così la donna aveva precisato a un’investigatrice della Mobile - la situazione aveva cominciato a diventare problematica. C’erano stati, aveva spiegato, i primi screzi e litigi. Fino all’incontro-incursione nella casa della donna. «Non avevo la forza di reagire. Anche perché mi teneva una mano sulla bocca. Quando l’ha tolta sono riuscita a respirare», ha raccontato la donna sconvolta. E a questo punto, sempre secondo il racconto della asserita vittima, c’èra stata la violenza.
Ma prima - secondo l’accusa - l’aveva presa a schiaffi e le aveva fatto perdere i sensi». La donna era stata soccorsa da un’ambulanza del 118. I sanitari avevano anche medicato il presunto violentatore che era a sua volta ferito. Dopo poche ore la donna, dopo essere stata dimessa dal Pronto soccorso, dove le era stata disposta una visita ginecologica, era andata in Questura dove aveva sporto denuncia nei confronti del proprio ex. Subito era partita una segnalazione alla Procura e il pm (all’epoca dei fatti era titolare del fascicolo il sostituto procuratore Nicola Russo) aveva disposto una serie di ulteriori accertamenti. Ora la richiesta di rinvio a giudizio.
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