Trieste, piazza Ponterosso rinasce dopo tredici mesi di lavori FT/VD

Il cuore del Borgo Teresiano ripavimentato con 3000 mq di masegni. Il sindaco: «Nuova cartolina di Trieste». Gli esercenti si dividono sul giudizio
La cerimonia di consegna della nuova piazza Ponterosso dopo 13 mesi di lavori (foto Lasorte)
La cerimonia di consegna della nuova piazza Ponterosso dopo 13 mesi di lavori (foto Lasorte)

TRIESTE Da mercato dei jeans preso d’assalto dai clienti dell’ex Jugoslavia a parcheggio intasato di automobili a cartolina della nuova Trieste che anche scenograficamente trae inatteso impulso dei fasti del passato. È la parabola di piazza Ponterosso che ieri in un sabato primaverile denso di gente e di eventi ha scoperto la sua nuova veste.

«Qui nasce la Trieste moderna e il Canale è il suo emblema», ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto nel corso della breve presentazione. E il sindaco Roberto Cosolini ha aggiunto che «oltre a un ulteriore sito di richiamo per i turisti, tutti i triestini hanno ora un gradevole luogo in più per il proprio tempo libero e per alzare la qualità della vita».

I lavori dovevano concludersi in tempo per lo shopping natalizio, non si è fatto in tempo neppure per quello pasquale. Valeva la pena trascorrere tredici mesi di sofferenza (il cantiere si è aperto nel marzo 2015) per ritrovarsi oggi in una cornice rinnovata? Gli esercenti sono divisi. «Sì», dice Moreno Belletti, titolare di “Gustò”. «No», ribatte Alessandro Ursic di “Red bridge caffé”.

La nuova "vita" di piazza Ponterosso a Trieste

«Per una settimana abbiamo dovuto addirittura chiudere - spiega Belletti - è stato un anno di disagi, ma il risultato mi pare bellissimo. I turisti sono in crescita, non solo italiani e austriaci, ma anche tedeschi e spagnoli. Credo che li recupereremo in fretta. Mi auguro soltanto che ora il Comune non ci crei difficoltà se vorremo organizzare qui degli spettacolini e che la polizia locale non ci stia con il fiato sul collo».

«I clienti persi non si recuperano più - è invece l’opinione di Ursic - abbiamo avuto per un anno le transenne qui davanti e alla fine in via Genova è stata creata una zona a traffico limitato anziché ampliare fino a qua quella pedonale che ci avrebbe portato più gente».

Il restauro è costato 995mila euro ed è stato realizzato dall’associazione temporanea d’imprese con la Tda di Trieste come capofila affiancata dall’Icm di Ravascletto e dalla Dolomiti sport di Forni di sopra. «Sono stati sistemati 2.400 metri quadrati di masegno vecchio ai quali se ne sono aggiunti altri 600 di masegno nuovo», precisa il direttore dei lavori Luca Folin.

«I masegni provengono in gran parte dal Porto vecchio - spiega Dapretto - e per questo ringraziamo l’Autorità portuale. Sotto gli edifici la pavimentazione è stata invece effettuata con pietra di nuova estrazione. Sono state tolte le cabine di trasformazione che abbruttivano l’area, fatto il refitting dei grandi lampioni, cambiata l’illuminazione: quella precedente era da autoporto, ora la luce bianca valorizza la pregevolezza architettonica dei palazzi.

Sono state messe le luci attorno ed è stata ripulita la fontana del “Giovanin” dalla quale a breve AcegasApsAmga farà rifluire l’acqua e da uno dei suoi magazzini è stata recuperata e qui collocata una fontanella verde. Sono stati risistemati i bagni pubblici che presto saranno agibili. Ora in piazza dovranno essere collocati cestini e panchine. È stata infine asfaltata via Genova dove è stata creata una Zona a traffico limitato.

«C’è stato qualche ritardo - si è scusato il sindaco - per una serie di complessità tecniche e per un confronto che si è svolto con la Soprintendenza. Il nostro progetto originario infatti prevedeva anche la posa di una serie di alberi, ma non sono stati ritenuti compatibili. Qui ora, nella parte dinanzi alla banca, dovrebbero ritornare le bancarelle del tradizionale mercato, ma i comemrcianti dicono di trovarsi bene in piazza Sant’Antonio dove sono stati momentaneamente trasferiti perché hanno intercettato nuovi flussi di traffico pedonale. Ma sono convinto che tale sarà il richiamo di questa piazza che presto si ricrederanno».

«Dopo via Trento, largo Panfili e piazza Ponterosso non abbiamo finito in Borgo Teresiano - ha annunciato Dapretto - ora si aprirà il cantiere di via XXX ottobre, dopo l’estate partirà la ripavimentazione con i masegni delle sponde del Canale per finire con la grande riqualificazione di piazza Sant’Antonio».

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