Trieste: piazza Garibaldi, aria di declino

Chiusure continuate di negozi e locali, zona verde sporca e in preda ai vandalismi. I titolari della pescheria: di qui passa sempre meno gente
Lasorte Trieste 22-02-2014 - Piazza Garibaldi
Lasorte Trieste 22-02-2014 - Piazza Garibaldi

Una zona considerata fino a qualche anno fa centrale, ma percepita poi via via sempre più periferica: è un declino inesorabile quello che ha colpito l'area immediatamente adiacente al rione di Barriera che ha in piazza Garibaldi il suo punto di riferimento principale. Ricambio generazionale, alta densità di stranieri - peraltro in continuo aumento - chiusure continuate di negozi e attività commerciali: in pochi anni il quartiere ha subìto una profonda trasformazione rimanendo imprigionato tra le maglie del degrado.

Non ha fatto eccezione la piazza, che dà l'impressione di un profondo senso di trascuratezza. Marciapiedi da rifare, tratti di strada con avallamenti, pietre della pavimentazione rovinate. Non basta: tra le aiuole sempre più spoglie si notano cartacce e immondizie di ogni genere, le panchine sono lordate dai soliti vandali, mozziconi di sigarette e deiezioni canine sembrano ormai far parte integrante del luogo.

«Mi sembra tutto così squallido - sospira Lidia, che abita nel rione e che frequenta la piazza abitualmente -. C'è un senso di trascuratezza e di abbandono che un tempo non si respirava. Trieste non è più la stessa: forse sono cambiate le persone e di conseguenza è cambiata anche l'intera città». Considerazioni riprese dagli storici commercianti della zona. «Siamo di fronte a un declino generale dell'area - ammettono i titolari della “Pescheria Davide”, da molti anni in piazza Garibaldi -. E pensare che questo luogo una volta era considerato al pari del centro città: adesso ci passano molte meno persone, numerosi negozi hanno dovuto abbassare le serrande a causa della crisi economica e anche per noi ogni giorno di fa sempre più dura. Senza dimenticare che qui ci vivono sempre più cittadini extracomunitari, mentre, al contrario, sono sempre di meno i triestini».

Ascoltando i residenti e gli esercenti, emerge che una delle criticità maggiori riguarda le cattive frequentazioni del luogo: soprattutto la sera, la zona diventa teatro di schiamazzi e urla tra ubriachi che abbandonano in mezzo al giardino bottiglie e lattine vuote, bivaccano e dormono sulle panchine, usano come wc la zona delle aiuole; quasi all'ordine del giorno le risse e gli episodi di violenza.

«Quando vengo al lavoro di prima mattina non posso non notare individui dall'aspetto poco rassicurante - afferma Enrico, titolare dell'edicola situata al centro della piazza -. Già una volta mi hanno sfondato il vetro della porta d'accesso per mettere a segno un furto. C'è una telecamera di sorveglianza ma non basta: servono più controlli perché la zona non è certo delle migliori».

«In effetti da qualche tempo il luogo non si può certo considerare tra i più sicuri - chiosa la titolare del negozio di fiori -. C'è poco passaggio, di sera l'illuminazione è scarsa e non invoglia le persone a passare da queste parti: un vero peccato perché la zona che avrebbe molte potenzialità e meriterebbe più attenzione da parte delle istituzioni».

C'è però anche chi guarda al classico bicchiere mezzo pieno: «Questa è sempre stata un'area difficile - spiega Antonio, che da oltre trent'anni gestisce il negozio di ferramenta -. Adesso però, tutto sommato, la situazione è migliorata: a mio avviso ci sono più controlli e si vive in modo relativamente tranquillo».

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