Trieste, Piano traffico “sepolto” da 351 emendamenti
Il Piano urbano del traffico approda in consiglio e la battaglia si prospetta lunga e difficile. Entro le 16 di ieri, orario in cui si chiudeva la presentazione degli emendamenti, erano 351 i documenti depositati agli uffici dell'assessorato di Elena Marchigiani. E ieri è stata anche la giornata del voto su una delle tante istanze presentate dai cittadini, la petizione di 400 firme per la revisione dell'organizzazione degli spazi di sosta nel borgo Giuseppino: un'iniziativa che ha trovato un plauso unanime da parte delle forze politiche ma che poi è stata bocciata con 24 voti contrari (11 a favore e 3 astenuti) dai ranghi della maggioranza. Una bocciatura che, come ha sintetizzato il consigliere Roberto Decarli, «non si basa sui contenuti della petizione, ma sul fatto che quegli stessi contenuti verranno poi esaminati in sede di dibattito sul Piano del traffico nel suo insieme».
La petizione è stata presentata dal rappresentante del comitato promotore Enrico Corubolo. L'assessore Marchigiani ha rilevato «la ragionevolezza delle richieste, che verranno sicuramente discusse in sede di emendamenti». Il Pdl ha deciso invece di appoggiare da subito i firmatari: il consigliere Paolo Rovis ha annunciato il suo voto favorevole perché «le richieste sono in sintonia con alcuni dei 250 emendamenti presentati dal Pdl». Tra i contrari anche il M5S («la proposta riguarda una sola area in un piano che va inteso globalmente») e Un'Altra Trieste («buona parte della petizione è stata già recepita dal dibattito in commissione»). Marchigiani ha poi presentato la filosofia di fondo del piano: «Si basa su uno "scheletro" duro, attinente ai temi di vivibilità, pedonalità, mobilità dolce, trasporto pubblico locale. C'è poi una "pelle" di temi derivati, più malleabile, su cui si può lavorare molto: tra questi anche quello della sosta». Il pidiellino Everest Bertoli ha poi presentato una pregiudiziale, richiedendo il ritiro della delibera «per mancanza, tra le altre cose, di valutazioni finanziarie, del bilancio dei parcheggi e per carenze in ambito trasporto pubblico». Il segretario generale Mauro Silla ha risposto: «che gli elementi devono essere inclusi nei piani esecutivi, non nel piano generale», contestando anche le altre osservazioni del Pdl. Franco Bandelli di Un'Altra Trieste giudica la mossa del Pdl «demagogia»: «Cercano così di coltivare un bacino di voti che non li segue più. Le ultime sei elezioni l'hanno dimostrato». La successiva bocciatura della pregiudiziale al voto ha suscitato un acceso dibattito. All'inizio dell'assemblea il consigliere del Fli Michele Lobianco ha consegnato all'assessore un'automobile di plastica con un cartello indicante le criticità del Piano. Scherzo che l'assessore ha accolto con un sorriso non entusiasta.
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