Al Petrarca tutti in aula dal 7 gennaio, cantiere non stop anche a Capodanno

La sede di via Tigor messa in sicurezza dopo il crollo dell’intonaco che aveva ferito una studentessa. Trasloco interno per una classe. La preside: «Così riprendiamo le lezioni, siamo grati e sollevati»

Maria Elena Pattaro
Il corteo degli studenti che si è tenuto a Trieste per la sicurezza degli edifici scolastici
Il corteo degli studenti che si è tenuto a Trieste per la sicurezza degli edifici scolastici

Tutti di nuovo in aula il 7 gennaio, nella sede rimessa a nuovo dopo il crollo. Gli oltre 400 studenti del Petrarca che frequentano la succursale di via Tigor rientreranno in sede martedì prossimo grazie al cantiere non stop che ha visto gli operai impegnati anche a Natale e a Capodanno, pur di restituire ai ragazzi aule sicure in cui fare lezione. Nessuno escluso.

È tramontata infatti l’ipotesi del trasloco di una classe al vicino oratorio Sion perché nel frattempo è stata trovata una soluzione interna molto meno impattante. Ragazze e ragazzi si sposteranno nell’aula adiacente, sempre al quinto piano, in attesa di ulteriori interventi.

E la 5^F, la sezione in cui i calcinacci caduti dal soffitto avevano ferito una studentessa? «È stata messa in sicurezza con un controsoffitto così da prevenire ulteriori crolli», assicura Roberta Clericuzio, direttrice dell’Ente di decentramento regionale (Edr) che gestisce l’edilizia scolastica. La conferma ufficiale è arrivata ieri sera, quando l’ingegnere edile Andrea De Franceschi, incaricato dall’ente ha consegnato la perizia finale sull’intervento.

Dopo il distacco, avvenuto la mattina del 13 dicembre, l’edificio di via Tigor era stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco e le lezioni al suo interno erano state sospese. La didattica era quindi proseguita a singhiozzo: i ragazzi venivano convocati nella sede principale di via Rossetti in occasione delle interrogazioni e delle verifiche scritte. Ora, finalmente, la notizia tanto attesa.

Quella che il 18 dicembre, cinque giorni dopo il crollo, aveva spinto gli studenti a scendere in piazza per invocare una scuola più sicura, a suon di cori e striscioni. Fino a strappare ai vertici di Edr la promessa di poter rientrare a scuola il 7 gennaio.

«I lavori hanno interessato le aule, i bagni, gli spazi comuni – spiega Clericuzio, che si è impegnata in prima persona a riconsegnare le aule il giorno dopo l’Epifania –. L’accurato sopralluogo eseguito con i tecnici subito dopo il crollo ha permesso di individuare le parti da ricostruire e rafforzare. Il cantiere è stato avviato in tempi celeri con l’obiettivo, condiviso da tutti, di restituire lo stabile dopo le vacanze di Natale, così da evitare ulteriori disagi e ritardi nella didattica». Da qui la decisione della ditta di procedere a spron battuto, anche nei giorni di festa. Alcuni ambienti rimangono comunque interdetti, in attesa di ulteriori interventi. Tra questi l’ufficio della preside e quello della Dsga (Direttrice dei servizi generali e amministrativi), alcuni bagni e alcuni locali di servizio usati come depositi e archivi. Oltre, appunto, a un’aula al quinto piano. Sotto la scala monumentale è stato posizionato un telo contenitivo per “tamponare” l’eventuale sbriciolamento di intonaci.

«La gradinata è agibile e sicura. Intanto è stata messa in sicurezza – precisa Clericuzio – poi per il restauro vero e proprio è necessario interpellare la Soprintendenza delle Belle Arti, visto che si tratta di un manufatto storico. Ma quell’iter richiede tempi ben più lunghi».

Il cantiere d’emergenza è stato chiuso ieri e in queste ore la preside Cesira Militello potrà finalmente dare la comunicazione ufficiale agli studenti e alle loro famiglie, sulla base della relazione finale dell’ingegnere De Franceschi. «Domani (oggi, ndr) potremo accedere all’edificio insieme ai collaboratori scolastici e iniziare le pulizie in vista del rientro degli studenti» annunciava ieri pomeriggio la dottoressa Clericuzio. Pulizie ma anche collaudi: andrà verificata la piena funzionalità della rete internet, necessaria alla didattica (a partire dal registro elettronico).

Gratitudine e sollievo: sono queste le reazioni della dirigente scolastica. «È un grandissimo risultato – commenta Militello – raggiunto grazie all’impegno degli enti e delle maestranze per rendere agibile lo stabile in tempi celeri. In caso contrario non avremmo potuto riprendere le lezioni. Le vacanze di Natale sono state una contingenza positiva, che ha permesso di ridurre l’impatto sulla didattica».

«Ci sarà ancora qualche piccolo disagio – prosegue la preside riferendosi al trasloco interno di una classe e agli ambienti rimasti off limits – ma nel complesso l’emergenza è stata risolta grazie allo sforzo corale e alla concertazione tra comunità scolastica, istituzioni e maestranze. Siamo davvero molto grati».

In questa partita, gli studenti non sono certo rimasti a guardare. Al contrario, si sono attivati con piglio energico per far sentire la propria voce, nel pieno rispetto di ruoli e istituzioni. «Se mi crolla il tetto addosso, mi ribello a più non posso», gridavano marciando contro l’edilizia scolastica inadeguata. Erano in più di mille: alla protesta si erano uniti anche molti docenti, la preside, il personale amministrativo e Ata. E centinaia di allievi di altri istituti, solidali con i petrarchini.

«È stata una lezione di senso civico», conclude soddisfatta la preside, ringraziando Edr e Regione. Un ringraziamento, quest’ultimo, a cui si associa pure Clericuzio, estendendolo anche agli operai. Infine l’appello ai ragazzi: «Siate sentinelle – esorta – segnalate ogni possibile indizio di pericolo di crollo ai vostri professori o al personale scolastico. Loro, attraverso un apposito portale, ci comunicano le presunte criticità e noi ci attiviamo subito. Abbiamo tutti a cuore la sicurezza delle scuole e di chi le frequenta».

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