Trieste, perseguita e minaccia la ex in ospedale
TRIESTE Messaggi e telefonate continue. Ma anche minacce e appostamenti. Un altro caso di stalking, ma che stavolta si consuma in ambito sanitario. E sul posto di lavoro: tra le corsie e i posteggi ospedalieri.
L’indagato è un autista delle ambulanze, accusato di perseguitare una dottoressa. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza cautelare del gip Luigi Dainotti che gli impone di «non avvicinarsi» e di «non comunicare» più con la donna. Una decisione drastica per tutelare il medico dalle continue vessazioni subite.
Le molestie, iniziate tra luglio e agosto dell’anno scorso, sono proseguite fino a pochi giorni fa, cioè quando il giudice ha emesso l’ordinanza cautelare. Questo almeno secondo quanto riferito dalla dottoressa nella sua denuncia.
I due avevano avuto una relazione sentimentale, ma il rapporto a un certo punto si è incrinato. E lo scorso luglio, dopo un litigio per futili motivi, l’uomo ha cominciato a inondare la compagna di sms, mail e messaggi Whatsapp dal contenuto intimidatorio.
Di più. L’autista ha minacciato la dottoressa di diffamarla: «Racconterò ai colleghi e al tuo ex, ma anche ai tuoi superiori – così si è espresso l’indagato – che tu sei un’alcolista e che prendi psicofarmaci. E se mi tradisci ti spacco le gambe».
A ottobre l’uomo è riuscito a entrare nell’appartamento della vittima svegliandola di soprassalto (aveva usato un passepartout che si era procurato di nascosto). Poi si è messo a pedinarla e a dormire sotto casa sua per osservarne i movimenti. «Ho iniziato a farlo già da prima – ha raccontato agli amici durante una serata – ancora prima che cominciassimo a frequentarci».
Una situazione che, oltre alla vita privata, è presto sconfinata in ambito lavorativo. Sono i primi giorni di gennaio quando l’autista si presenta a casa della fidanzata, ormai ex, e le ruba il cellulare che lui stesso le aveva regalato qualche mese prima. In quel momento la dottoressa è in attesa di una telefonata dall’ospedale per un intervento urgente.
Alcune settimane dopo le scenate si ripetono in un parcheggio dell’ospedale. Lui tenta di bloccare la ex compagna con l’auto. Poi, durante il turno di lavoro assieme, la deride e si rifiuta di collaborare. Ma quando ne ha l’occasione, si avventa su di lei tentando di baciarla.
Ormai il caso ha raggiunto l’orecchio dei dirigenti. Già, perché l’autista dalle parole è passato anche ai fatti: è andato dai responsabili ospedalieri a riferire che la dottoressa «fa uso cronico di alcol e di psicofarmaci. Di essere aggressiva e di essere sempre ubriaca in servizio». La donna è stata convocata e ha potuto spiegare la sua situazione personale. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo