Trieste perde i crocieristi “by night”

Costa dimezza i giorni di sosta di “Mediterranea” a vantaggio di Venezia. Indotto falcidiato
La Fascinosa di Costa crociere lo scorso autunno alla Marittima
La Fascinosa di Costa crociere lo scorso autunno alla Marittima

Il “siluro” arriva puntuale, ormai un classico quasi sempre a poca distanza dall’inizio della stagione che regolarmente affonda i progetti di decollo dell’attività crocieristica a Trieste. Stavolta sembra solo un po’ meno grave del solito: Costa crociere che con grandi proclami da oltre un anno ha annunciato il nuovo sbarco a Trieste con la Mediterranea, non un’unità piccola bensì di media grandezza, ha cancellato tutti gli overnight triestini che prevedevano la permanenza della nave alla banchina del molo Bersaglieri dalle 9 del venerdì mattina fino alle 19 del sabato con maxiricambio sbarchi-imbarchi dei turisti provenienti da Italia, Centro ed Est Europa nel salotto buono triestino dove per due giorni ogni settimana i crocieristi avrebbero trovato anche ristoranti, bar, negozi e musei per le loro esigenze.

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Non solo, le navi Costa avrebbero saltato Venezia e proprio da qui dovevano partire le escursioni per la città lagunare. Invece non solo il tempo della toccata è stato dimezzato e limitato al sabato, ma il venerdì la nave sarà, la maggior parte delle volte, proprio a Venezia, città che evidentemente la maggior parte dei crocieristi sceglierà per partire e arrivare con tanto di visita in loco.

La decisione è evidentemente frutto della sentenza con la quale il Tar del Veneto due mesi fa ha annullato l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Venezia che prevedeva limitazioni per il passaggio nel canale della Giudecca e nel canale di San Marco delle navi passeggeri. «È vero - ammette Franco Napp amministratore delegato di Trieste terminal passeggeri - la Costa ci ha comunicato che gli overnight sono stati annullati, ma attendiamo ancora dalla compagnia la motivazione di questa decisione».

A dirla tutta, un overnight ha resisitito, proprio il primo in calendario, e cioé quello che vedrà Costa Mediterranea arrivare a Trieste venerdì 10 aprile e ripartire sabato 11. Saltano invece tutti gli altri 28, mentre resta confermato, almeno per il momento, il numero complessivo delle toccate: 34.

Dovrebbe essere rivisto al ribasso, dato che viene sostanzialmente creato un doppio homeport Trieste-Venezia, il numero previsto di 140mila passeggeri movimentati che assieme a quelli delle toccate di altre compagnie avrebbero dovuto portare il movimento complessivo a 170mila a confronto dei miseri 45 mila del 2014.

«Per il terminal non si tratta di un danno grave - si schermisce Napp anche se è tattica costante della società minimizzare i passi falsi - perché le tasse vengono pagate comunque e gli approvvigionamenti verranno fatti. Ne risentirà purtroppo il movimento turistico in città e di questo sono dispiaciuto». Costa crociere ha interessi diretti anche nel terminal triestino perché assieme a Unicredit, Generali e Giuliana bunkeraggi fa parte di Tami, la società che controlla Ttp. Chiaro però che dinanzi alla possibilità di ripescare Venezia, ogni altra considerazione passa in subordine. Di conseguenza tramontano i progetti di treni veloci tra Trieste e Venezia e anche quello che stava portando avanti Michael Hatzakis, vicepresidente di Minoan lines per portare i crocieristi via mare con gli aliscafi.

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Foto Bruni 31.10.14 Nave militare Fasan e Costa Diadema

Trieste purtroppo non è nuova a beffe del genere. Ha incominciato Msc che dopo aver annunciato numerosi arrivi della Melody a Trieste tra il 2013 e il 2014, ha venduto la nave. Quindi sono incominciate le disdette della Costa: nel 2013 ha cancellato Costa Classica, quindi ha eliminato tutte le partenze di Costa Voyager, la più piccola della flotta. «Gli accordi con Costa Crociere erano diversi, e quindi spiace che vi sia stata questa decisione - ha commentato la presidente della Regione Debora Serracchiani - Tuttavia siamo in una fase di “start up” per Trieste quale terminale di crociere. Ciò comporta un lavoro in contatto tra Regione e tutti gli altri soggetti pubblici e privati per rafforzare e migliorare l’offerta e l’attrattività di Trieste e della regione. Costa mantiene comunque l’impegno di fare di Trieste un proprio hub, ovvero porto di sbarco ed imbarco - minimizza Serracchiani - Il fatto che a Trieste venga affiancata, sempre come hub, anche da Venezia, aggiunge le possibilità di escursioni sul nostro territorio proprio per i turisti che sceglieranno di imbarcarsi in quello scalo e non dovrebbe ridurre il numero dei passeggeri in transito su Trieste e l’indotto turistico e commerciale per il capoluogo e per il Friuli Venezia Giulia».

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