Trieste: Park San Giusto, sesto piano per ricavare altri 72 posti
Un livello in più, per altri 72 posti auto almeno. Un progetto nel progetto, senza stravolgimenti della struttura e modifiche al volume della stessa, ma con l’aggiunta di un piano al suo interno, proprio sotto la volta. È l’idea che la Park San Giusto spa ha tradotto già su carta non solo tecnicamente, ma anche avanzando formale richiesta al Comune per un aggiornamento del project financing di cui è titolare. L’opera in questione, cui la società vuole apportare questa modifica, è quella del mega parcheggio interrato in fase di realizzazione sotto il colle di San Giusto. La progettazione iniziale, ancora attuale in attesa dell’eventuale via libera autorizzativo all’ultima richiesta, dice che i livelli del Park San Giusto saranno cinque con un totale di 718 posti macchina, dei quali 308 a rotazione a pagamento, 34 riservati al Comune e 376 in vendita. Di questi ultimi, box inclusi, ne sono stati già acquistati 315 e prenotati circa trenta: i posti auto costano dai 42mila ai 44mila euro, mentre i box da 48mila a 55mila euro (i prezzi sono diversificati in base alla posizione, e comunque la media è fissata rispettivamente in 43mila e 52mila).
Con il nuovo livello “+2” (il sesto, che si aggiungerebbe sopra al “+1”, allo “0” - quello all’altezza della strada - e via via a “-1”, “-2” e “-3”), la Park San Giusto spa mira dunque ad aggiungere altri 72 posti - facendo salire il totale a 790 - da mettere in vendita. Per incassare, moltiplicando il numero per i 43mila euro di prezzo medio, ulteriori tre milioni e 96mila euro. Peraltro, spazio al “+2” permettendo, potrebbe anche essere creato qualche altro stallo ancora. Il posizionamento di questi posti, diversamente dai piani sottostanti, è previsto, metà nella galleria a destra e metà in quella a sinistra, nelle aree più centrali, perché la volta rende le zone laterali evidentemente inutilizzabili per ragioni di altezza.
Ma come mai la Park San Giusto spa ha pensato a questa opzione? «La decisione deriva da due ordini di motivi - spiega l’ingegner Franco Sergas, presidente della società titolare del project financing -. Il primo è che gran parte dei 376 posti in vendita sono stati già venduti e, alla luce del concetto di voler pedonalizzare sempre più zone della città, avere più posti auto “invisibili” credo sia una buona cosa. Il secondo riguarda la convenzione fra noi e il Comune, che prevede la stabilità economica finanziaria dell’opera di interesse pubblico. La si sta realizzando nei tempi previsti ma il cantiere è iniziato con uno slittamento temporale dovuto soprattutto al prolungarsi delle indagini archeologiche. Ciò ha comportato l’ottenimento del finanziamento dalle banche in un momento nel quale i tassi d’interesse erano più alti». Il costo dell’opera è di 34 milioni di euro, ma gli oneri finanziari portano l’investimento complessivo a oltre 40 milioni. Considerato questo, prosegue Sergas, «l’opera deve mantenere l’equilibrio finanziario: cosa che può avvenire tramite l’assegnazione in gestione alla società di più posti macchina in superficie, o con un prolungamento della durata della convenzione oppure, appunto, con nuovi posti macchina da mettere in vendita nel parcheggio. Quest’ultima è una soluzione sostanzialmente indolore dal punto di vista economico e non modifica la struttura, perché va a occupare dello spazio già previsto sotto la volta. Bisogna attendere le verifiche di sicurezza anti-incendio dei vigili del fuoco. E poi quelle del Comune, per capire se si tratti di una variante compatibile con la normativa sui lavori pubblici: se infatti si tratta di modifiche che comportano una spesa sino al 5% del costo totale dell’opera si può procedere rapidamente, altrimenti l’iter è molto più complesso». Per dare il via libera alla variazione, nel caso, Comune e Park San Giusto dovranno comunque mettere mano alla convenzione stipulata.
Intanto, i lavori vanno avanti: sono stati completati gli scavi per il tunnel d’ingresso del park e per il collegamento fra le due gallerie, le volte e il pozzo. «Nella caverna a sinistra - riprende Sergas - siamo al 70% dell’abbassamento, in quella di destra al 10%. Gli scavi si concluderanno in marzo. Poi, un anno e un mese per ultimare strutture e impianti». La consegna dell’opera è in calendario a metà aprile 2015. Anche se, qualora la modifica proposta dalla Park San Giusto dovesse essere autorizzata, potrebbe verificarsi «eventualmente un lieve allungamento dei tempi», conclude Sergas.
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