Trieste, Park San Giusto pronto entro fine luglio

TRIESTE La prima ad accogliere le automobili che passeranno dall'ingresso principale è l'immagine di una Bmw Isetta, una microvettura a 3 ruote nata negli anni '50. Poi tutta una serie di prototipi famosi e dal design decisamente particolare: dall’Ape al Maggiolino, passando per la Fiat 126 e la Bianchina, resa celebre dai film di Fantozzi. Sono solo alcuni dei coloriti “murales” che decorano gli interni del Park San Giusto, il maxi-parcheggio su cinque livelli scavato nella roccia all'interno della pancia del Colle, per un volume complessivo di 160 mila metri cubi.
Un’opera imponente e complessa, della quale si parla da vent'anni, e che è partita ufficialmente alla fine del 2011. Adesso però siamo davvero in dirittura d'arrivo. Il parcheggio è stato ormai completato con la realizzazione degli impianti e dei rivestimenti: per renderlo operativo mancano soltanto le ultime rifiniture, vale a dire il completamento della facciata e le opere legate alla viabilità esterna. In tutto ancora un mese di lavori. Poi bisognerà aggiungerci qualche settimana per i dettagli burocratici, ma a luglio il parcheggio sarà a tutti gli effetti utilizzabile, sia pur con un leggero ritardo rispetto al cronoprogramma originario che prevedeva la consegna nella primavera di quest'anno.
I cinque livelli (che vanno dal piano1 fino al -3, che arriva a 73 metri di profondità) sono collegati da corsie trasversali e da 2 rampe di accesso percorribili a senso unico. Ogni livello è contrassegnato da un colore. Ma a vivacizzare l'intero ambiente ci sono una serie di disegni realizzati dall'artista triestino Davide Comelli, non nuovo ad interventi decorativi su elementi di arredo urbano, che insieme alla sorella Sara, da un mese lavora all’originale progetto. Se all'ingresso l'idea è quella di abbinare numeri e automobili, nel tunnel pedonale di raccordo trovano spazio invece i disegni di alcuni scorci della zona di Cittavecchia: dall’Arco di Riccardo al Teatro Romano, passando per la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Basilica di San Silvestro, per proseguire con immagini legate al Porto di Trieste, ai cantieri e alle costruzioni navali. Infine, nel tratto finale che porta all'uscita, ci sono gli schizzi dedicati alla rievocazione della storica gara automobilistica Trieste-Opicina, con colorate auto d'epoca, in mezzo alle quali non poteva certo mancare l'icona del mitico tram. «L’idea è stata quella di ravvivare e colorare un ambiente come quello di un parcheggio che di solito si presenta piuttosto grigio - spiega Franco Sergas, presidente Park San Giusto, società titolare del project financing -. Ma anche un modo per accompagnare triestini e turisti attraverso le immagini più significative della città».
Per completare l'opera ci sono voluti dunque oltre tre anni e mezzo di lavori, per un investimento complessivo di 42 milioni di euro. Un centinaio gli operai che hanno lavorato a questa struttura (con punte di 140 e turni da 24 ore al giorno nei momenti più delicati dell'intervento). Saranno 734 i parcheggi complessivi, dei quali 8 riservati ai disabili, una decina in più di quanto programmato all'inizio. Di questi, 388, tra box e posti macchina, sono destinati al mercato privato e sono già stati quasi tutti venduti (per la precisione il 92 per cento, con prezzi che vanno dai 43 ai 52 mila euro). Altri 312 invece saranno parcheggi a rotazione utilizzabili dalla cittadinanza, mentre 34 sono stati riservati al Comune.
Doppio l'accesso al parcheggio: quello da via del Teatro Romano (anche pedonale) e quello dal Colle di San Giusto. A fare da collegamento tra le estremità, due ascensori da 10 posti, mentre una cura particolare è stata riservata agli impianti di aerazione ed a quelli di illuminazione a led. All'ingresso trovano posto infine la cabina di controllo e comando e due generatori per la corrente. «Ci sono stati in passato dei momenti di difficoltà ma li abbiamo superati - conclude Sergas -. Credo che questo intervento rappresenti un'opera molto importante al servizio della città, che va a riqualificare l'intera area del centro storico».
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