Trieste, Park San Giusto fa il pieno di clienti e ritocca le tariffe
Tutti venduti i posti auto “fissi”. Nuovi menu dal primo agosto. Arriva l’abbonamento da lunedì a venerdì per chi lavora in zona
Foto BRUNI 08.07.17 Via del Teatro Romano
Sono stati tutti venduti i 420 posti (170 stalli e 250 box) del Park San Giusto non a rotazione. Un risultato prevedibile già dal momento in cui è partita la commercializzazione di quei parcheggi: basti pensare che a fine 2013, con le ruspe in azione giorno e notte, era già stato opzionato l’ottanta per cento dei posti disponibili. I prezzi di vendita variavano di qualche centinaio di euro a seconda della posizione e del piano, ma indicativamente la cifra richiesta per un posto auto è stata di 43mila euro mentre per un box di 52 mila.
Ovviamente oggi i privati o le società che in questi anni hanno acquistato uno o più posti (anche per investimento) stanno rimettendo sul mercato delle compravendite alcuni stalli a un prezzo più elevato. Nei primi tre livelli della struttura inaugurata nell’ottobre del 2015 (dopo 4 anni di lavori) trovano posto i box e i posti macchina destinati al mercato privato. Ai due livelli inferiori ci sono invece i 312 stalli a rotazione (8 riservati a persone con disabilità) per la sosta pubblica a pagamento.
Il cambiamento dell’assetto azionario di Park San Giusto avvenuto cinque mesi fa con l’assunzione della maggioranza da parte del colosso belga Interparking ha fatto scaturire anche una serie di novità a livello tariffario che verranno introdotte a partire dal 1 agosto. Da marzo scorso è già stata adottata la nuova tariffa oraria, passata da 1,50 a 1,60 euro. Da martedì invece cambierà anche il costo dell’abbonamento mensile che passerà da 150 a 160 euro diventando però nominale e con keycard. Il che, alla sbarra d’uscita, consentirà di passarlo come un badge, in velocità, davanti a un lettore ottico e in caso di smarrimento sarà riproducibile da Park San Giusto senza, come avviene invece ora, l’onere di doverlo ripagare.
La società - oltre a ritoccare la tariffa - ha deciso di introdurre nuovi tipi di abbonamenti, principalmente per andare incontro ai lavoratori che durante la settimana hanno necessità di trovare uno stallo in pieno centro dove lasciare serenamente l’automobile ma anche a chi fa rientro a casa solo la sera. Ecco allora scattare la proposta dell’abbonamento mensile diurno e di quello notturno: il diurno da 130 euro consente di usufruire di uno stallo dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19. Una soluzione che potrebbe far gola a quanti arrivano a lavorare da fuori Trieste o a chi abita in zone periferiche e preferisce arrivare sul posto di lavoro in centro utilizzando la propria autovettura e non i mezzi pubblici.
L’opzione notturna ha invece un costo mensile di 90 euro e permette di utilizzare un posto macchina dalle 19 alle 9. Sono già state attivate le tariffe giornaliere che possono risultare molto accattivanti anche per i turisti che si fermano pochi giorni in città. Una giornata di parcheggio, dalle 8 alle 19, ha un costo di 10 euro. Per una notte, più precisamente dalle 19 alle 8 del giorno successivo, la tariffa è invece di 5 euro. «I posti a rotazione e le tariffe giornaliere diurne e notturne godono di un buon successo tra i turisti che sono diventati importanti fruitori della struttura» conferma Antonio Papa, direttore di Park San Giusto. Il park, a differenza di altre realtà, è sorvegliato e vede la presenza del personale 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
A oggi Park San Giusto non ha ancora previsto una soluzione per i motocicli, ma vista la situazione di emergenza che si sta creando a fronte del cantiere che trasformerà in albergo il palazzo ex Ras di piazza della Repubblica, con moto e scooter “sfrattati” da via Santa Caterina, la società potrebbe studiare a breve di ricavare degli stalli anche per le due ruote. E si dovrà molto probabilmente attendere ancora qualche mese perché venga trovata una soluzione alla questione dell’ascensore collegato al parcheggio che porta direttamente all’area del castello e della cattedrale di San Giusto. Un sogno che eviterebbe faticose salite sia ai turisti che ai triestini.
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