Trieste, Parisi: ho ceduto ai turchi per fare crescere il porto

Parla il numero uno della storica casa di spedizioni triestina: «Rischiavamo che accettassero altre offerte e si spostassero in una città concorrente»
Francesco Parisi (a dx) e Ahmet Musul, numero uno di Ekol
Francesco Parisi (a dx) e Ahmet Musul, numero uno di Ekol

TRIESTE. La Mezzaluna sventola sul porto di Trieste. Con l’acquisizione da parte del Gruppo Ekol della maggioranza di Europa multipurpose terminal, la società terminalista fondata da Francesco Parisi, i turchi controllano ormai mezzo porto di Trieste.

Trieste, In mano ai turchi il Terminal traghetti di Parisi
Foto BRUNI Trieste 25 05 2011 Sciopero dei portuali:alla Parisi si scarica la nave

Il colosso Ekol, il gruppo logistico che cresce più velocemente in Europa, ha acquisito il 65% del capitale sociale di Emt attraverso la controllata Yalova ro-ro terminal. In mano a Parisi, presidente della storica casa di spedizioni che opera nell’Europa centrale fin dal 1807, è rimasto solo il 18,33% della società, mentre il 16,66% sarà mantenuto da Friulia, la finanziaria della Regione, fino al 2019.

Esber Horasan, international transport manager di Ekol logistics che sta per trasferirsi a Trieste con la famiglia, diverrà l’amministratore delegato di Emt, mentre Ahmet Musul, ceo del Gruppo Ekol, ne diverrà presidente. Nel consiglio di amministrazione che sarà composto da sette persone entreranno oltre allo stesso Parisi, anche Walter Buzzai responsabile della sede di Trieste di Parisi Group.

Cresce l’autostrada del mare per la Turchia Un nuovo ro-ro e altri due “allungati”
Foto Bruni 17.01.14 Molo V Samer chipping:la nuova linea ferroviaria per container

«In questi ultimi anni - spiega Francesco Parisi - il Gruppo Ekol ha acquisito sempre più rilievo ed è divenuto il cliente dominante di Emt, grazie anche allo sviluppo dei traffici intermodali. Tranne qualche toccata spot, tutte le linee regolari di traghetto sono coperte dalla compagnia Alternative Transport che è una controllata del Gruppo Ekol al quale va riferito anche quasi il 70% dei treni che poi raggiungono molte destinazioni del Centro-Est Europa.

Avevamo proposto un prolungamento del contratto per tre anni, loro però intendevano assicurarsi un periodo notevolmente più lungo per cui un loro ingresso molto più massiccio nel capitale sociale è stato un’evoluzione quasi naturale, come del resto è già avvenuto con i terminal della Samer e della Timt (che a propria volta sono sotto controllo turco)».

Trieste, addio all’ultimo magazzino del Molo Sesto
Le fasi di abbattimento dell’ultimo magazzino sul Molo VI in concessione alla Emt del Gruppo Parisi

Con il passaggio della maggioranza del Molo Sesto si ammaina anche l’ultima bandiera triestina dai principali terminal del porto. «Certamente vi è anche un aspetto sentimentale da tener presente - specifica Parisi - ma in questo modo, forse paradossalmente, abbiamo fatto il bene da Trieste in quanto ad Ekol erano già giunte offerte importanti e sostanziose da altri porti concorrenti.

Lo ha ben messo in rilievo da subito lo stesso presidente dell’Authority Zeno D’Agostino: l’ingresso in forze di un grande gruppo internazionale come Ekol porterà aumento dei traffici e possibilità di nuova occupazione all’interno dello scalo. Non è un mistero che i turchi stiano già pianificando nuovi investimenti in particolare sulla piastra ferroviaria.

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Lasorte Trieste 02/07/15 - Prefettura, Presentazione Indagine su Porto Vecchio,

Quanto al nostro Gruppo - ha concluso Francesco Parisi - comunque continuerà a mantenere una collaborazione molto stretta con Emt. Cureremo l’aspetto doganale e anche quello di agenzia tramite Agenzie marittime riunite, che è una delle nostre società».

Attualmente la sola Ekol gestisce dal terminal Emt quasi 50 treni la settimana in direzione Centro Est Europa, tutti integrati con le navi ro-ro da e per la Turchia. Sono quattro le toccate settimanali al terminal triestino delle navi che fanno capo al Gruppo e che collegano i porti turchi di Haydarpasa (Istanbul) e Izmir e il porto greco di Lavrio con Trieste. Ma già dal prossimo febbraio le toccate di Alternative Transport al Molo VI diventeranno cinque grazie al recente varo della nave ro-ro Meleq.

A fronte di una concessione di 25 anni, il gruppo Emt ha iniziato l’attività terminalistica al molo VI nel 2010, con 52 navi e 46 coppie di treni movimentati, diventati nel 2015 rispettivamente 182 e 1361. Con questa operazione, si rafforzano e si ampliano le attività di sviluppo del terminal con investimenti complessivi di Emt per circa 20 milioni di euro.

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