Trieste, parco di Miramare a pagamento dall’estate 2016

TRIESTE C’è una data che a Miramare è stata cerchiata sul calendario ed è quella dell’estate del 2016. Una data che funge da vero e proprio spartiacque: quella in cui lo storico Parco, una volta conclusa la lunga operazione di restyling, potrà a tutti gli effetti tornare agli antichi splendori. E sarà sempre tra un anno che, questa volta superati i paletti burocratici, potrà prendere avvio l'annunciata introduzione del ticket di ingresso per accedere ai 22 ettari della struttura. Miramare insomma guarda al futuro nel giorno in cui celebra il suo nobile passato, nella fattispecie i 60 anni di apertura al pubblico del Museo del Castello.
Il ticket Il prezzo del tagliando per l'ingresso al Parco non è stato ancora quantificato ufficialmente: si pensa a una forbice che va da un importo minimo di 2 euro fino ad un massimo di 4 euro. Confermata invece l'idea di un abbonamento annuale per i residenti che ammonterà ad una cifra pari a due volte e mezzo il costo del biglietto e che dunque varierà tra 5 e 10 euro. In ogni caso un introito importante del quale andrà a beneficiarne l'intera area in termini di cure e manutenzioni.
I visitatori La stima dei visitatori al Parco di Miramare è di circa 1 milione di persone ogni anno, tra triestini e turisti, e dunque i conti sono presto fatti. A questo si aggiungono quelle che al momento sono le certezze: vale a dire il numero di visitatori al Castello, che nel corso del 2014, hanno raggiunto la cifra record di 253mila, portando Miramare nella classifica delle bellezze più visitate del Paese. Un numero che peraltro continua nel suo trend di crescita anche in questo inizio di 2015: nei primi 4 mesi si registrano infatti 6 mila presenze in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (33 mila contro 27 mila). Ma la cifra che fa più impressione è quella degli oltre 10 milioni di visitatori totalizzati dal Castello di Miramare da quando è stata aperta al pubblico la sede museale.
I fondi E adesso è ufficiale anche la riassegnazione degli introiti derivanti dagli ingressi che dunque non prenderanno più la via di Roma, ma saranno utilizzati per la manutenzione della struttura. Un “tesoretto” di oltre 450mila euro. «È chiaro che si tratta di un traguardo importante che ci consentirà di avere una maggiore autonomia e libertà di azione - spiega Luca Caburlotto, direttore Polo Museale Fvg -. Va specificato che le riassegnazioni sono strettamente vincolate al luogo della cultura dal quale provengono: questo significa che gli introiti del Castello potranno essere utilizzati solo per la manutenzione dello stesso, ma non destinati alle opere relative al Parco. Ecco dunque l’importanza di introdurre il ticket d’ingresso anche all’area verde che ci consentirà di poter contare su nuove risorse».
I lavori nel Parco Nel frattempo proseguono i lavori nel Parco, frutto dell'accordo di programma Stato-Regione che ha messo sul piatto la cifra di 1 milione e 800mila euro. Pochi giorni fa è stata siglata l'ultima determina di spesa pari a 97mila euro che servirà per rimettere a nuovo le aiuole del parterre, uno dei biglietti da visita dell'intera struttura, che saranno pronte in autunno, in attesa di rifiorire la prossima primavera.
Parallelamente sarà completato il restauro alle serre storiche, all'interno delle quali saranno allestite delle esposizioni, cui si aggiungerà il recupero delle cosiddette serre nuove. Intanto si è concluso il lavoro di consolidamento e messa in sicurezza dei muraglioni in arenaria a strapiombo sul mare, ormai liberi dalle impalcature di protezione. Ma questo sarà solo il primo step di interventi: in agenda ci sono anche la risistemazione dei vialetti interni e del piazzale principale, dove sarà sistemato un fondo di ghiaia stabilizzato drenante, i lavori su tubature di acqua e gas, oltre al superamento delle barriere architettoniche al piano superiore del Castello.
Il nodo parcheggi C’è poi da migliorare la questione parcheggi. «È evidente che il posteggio per le auto non è più adeguato alla struttura - conclude Caburlotto -. Ma oltre ad intervenire su questo aspetto, l'idea è quella di incrementare gli accessi via mare. E poi c'è il sogno di vedere i visitatori che arrivano a Miramare in treno scendendo dalla storica stazione ferroviaria. Come accadeva ai tempi di Massimiliano d'Asburgo».
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