Trieste, Parco del mare davanti alla Lanterna: la parola al Consiglio
TRIESTE Il Consiglio comunale di Trieste si esprimerà sul progetto del Parco del mare in una seduta apposita che si terrà il 20 marzo. È l’esito della richiesta avanzata dal Partito democratico, approvata nei giorni scorsi dai capigruppo.
Il presidente del Consiglio Marco Gabrielli ha già convocato la riunione e mandato gli inviti a tutti gli enti e gli attori cui sarà richiesto di partecipare: arriverà in aula, oltre al sindaco Roberto Dipiazza, anche il presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia Antonio Paoletti, da sempre grande promotore del progetto.
Ma sono stati invitati anche i presidenti di Fondazione CRTrieste e Autorità portuale, anche se ancora non si sa chi rappresenterà questi enti in aula. Si sa invece che per la giunta regionale arriverà in Consiglio l’assessore al Bilancio Francesco Peroni, così come ci sarà un rappresentante del Comitato che si oppone al progetto in zona Lanterna.
Dice Gabrielli: «Nella richiesta si pone particolare attenzione su tutta una serie di aspetti del progetto. Vedremo di andare a fondo il più possibile». Andiamo quindi a vedere cosa chiede il Pd. Il documento è firmato da tutti i consiglieri comunali dem e richiede «la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema “Parco del mare”».
Tre i punti di dibattito sottolineati: «Lo stato di avanzamento del progetto; il business plan (piano finanziario); la localizzazione della proposta ed eventuali alternative».
Ai tempi in cui teneva in mano le redini del Comune, l’ex sindaco Roberto Cosolini aveva dato il suo beneplacito al progetto, anche se non aveva mai nascosto di preferire una posizione diversa per l’acquario, magari in Porto vecchio.
Ora, in veste di consigliere non perde l’occasione per tornare sull’argomento: «È evidente che in città si è aperto un tema - commenta -. È un tema noto, addirittura vecchio, e che fu già oggetto di una delibera del Consiglio comunale portata dall’allora assessore Ravidà.
Ora, il Comune ha un ruolo in questa vicenda, perché pur non essendo socio si esprime sia sulla possibile locazione della struttura sia sul progetto in generale, trattandosi di una realtà potenzialmente molto rilevante».
È quindi il caso, secondo Cosolini, che anche il Consiglio comunale torni a schiarirsi le idee sull’argomento: «Sono passati molti anni, la collocazione al mercato ortofrutticolo di Campo Marzio è ormai tramontata, è cambiato il contesto economico e sociale ed è giusto che il tema torni all’attenzione dell’assemblea».
Farlo, prosegue il consigliere, «è necessario anche e soprattutto per un aggiornamento sul piano industriale complessivo». Ma anche perché il tema della collocazione fa molto discutere: «Personalmente ho sempre pensato che serva un serio raffronto costi-benefici.
Laddove per costi si intende sì la spesa, ma anche tempi e problematiche varie. Mentre per benefici si intendono le possibili ricadute positive di ambo le possibilità: sia quella di farlo alla Lanterna che in Porto vecchio».
Vada come vada, l’argomento darà molto da discutere ai consiglieri comunali. Anche perché, per l’esasperazione del suo patron Paoletti, il Parco è diventato ormai da parecchi anni una delle arene gladiatorie preferite dalla classe politica triestina.
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