Trieste, palazzo Arrigoni rinasce nel segno di Genertel
All’inizio fu un appartamento in viale XX Settembre. Lì i fondatori della compagnia vi stabilirono la prima sede. Era il 1994. Da allora sono trascorsi vent’anni, durante i quali Genertel è cresciuta, ha presto trovato “casa” all’ex Stock a Roiano, sono aumentati il numero di clienti, delle polizze stipulate, il fatturato e i dipendenti. E domani inaugurerà ufficialmente - con il convegno di cui riferiamo nel box - la sua nuova e prestigiosa “base”, allestita fra sette piani dello storico palazzo Arrigoni, risalente al 1925 e che si affaccia su piazza Dalmazia, via Filzi, via Galatti e piazza Oberdan. L’edificio è di proprietà della Sirio Srl, società creata dall’ex presidente regionale di Confindustria Alessandro Calligaris e che lo aveva rilevato all’asta per 10 milioni di euro nel 2012, sedici anni dopo il crac della Kreditna Banka. La Sirio ha stipulato con Genertel un contratto di locazione per l’intero immobile (superficie totale lorda 9.670 metri quadrati).
A palazzo Arrigoni sono stati trasferiti da via Stock 300 dipendenti. Il trasloco è stato avviato a fine marzo (i lavori di adeguamento sono durati in tutto sei mesi) e concluso nel giro di poco più di una trentina di giorni: nella nuova sede - non aperta al pubblico (Genertel opera via telefono e web) - si trovano gli uffici di direzione, le aree operative, e il Servizio sinistri. A Roiano restano invece i servizi di Customer operations che impiegano oltre 600 dipendenti. A questi se ne aggiungono ulteriori 200 attivi sul fronte Genertellife con base a Mogliano Veneto. Ma come si è arrivati alla scelta di palazzo Arrigoni? «La ragione principale - spiega in proposito l’ad di Genertel, Davide Passero - è che la compagnia è molto cresciuta in termini dimensionali. Quindi, a fronte di questa crescita del numero di premi e di clienti, sono aumentati anche i dipendenti. Avevamo dovuto “acquisire” spazi in altri uffici in città (da aggiungere all’ex Stock, ndr), in viale XX settembre e via Filzi, in attesa di individuarne uno nuovo che consentisse di unificare la compagnia» e di poter ragionare anche «in vista di un’ulteriore crescita che auspichiamo», sottolinea Passero. Sul costo dell’operazione, l’ad mantiene il riserbo. Rilevando poi: «Nonostante fosse chiuso dal 1996 (anno del fallimento della Kreditna Banka che lì aveva sede, ndr), palazzo Arrigoni era stato ristrutturato in maniera impeccabile e con soluzioni d’avanguardia». Genertel l’ha affittato «quasi chiavi in mano». Potendo addirittura utilizzare scrivanie e banchi che vi si trovavano ancora imballati all’interno, e procedendo poi a condire gli ambienti con il proprio tocco attraverso pannelli (con grande attenzione alla comunicazione interna nel ribadire la mission aziendale, e richiami alle campagne pubblicitarie degli scorsi anni, fra cui quella del sottomarino targata 2013), scritte adesive, sedie, tavoli per riunioni, e ovviamente hardware e collegamenti per linee telefoniche e computer. Fra pianterreno e primo piano sono distribuiti i dipendenti del Servizio sinistri, che rispondono di continuo a telefonate dei clienti: pc, due schermi, cuffia e microfono per ognuno di loro. Nei piani dal secondo in su, uffici: dalla direzione alla comunicazione, dal marketing alle risorse umane. E al settimo, sala conferenze, terrazzone e l’area svago per il personale, dove potersi anche concedere una partita a ping pong o a biliardino - rigorosamente griffati Genertel - in pausa pranzo oppure a conclusione del proprio turno quotidiano di lavoro.
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