Trieste, oltre duemila i posti auto nel nuovo polo ospedaliero
TRIESTE Il cantiere per la riqualificazione e l’ampliamento dell’ospedale di Cattinara continua all’interno degli ultimi cinque piani della Torre medica (pronta fra tre anni). Regione, autorità sanitarie e direzione dei lavori hanno fatto il punto ieri sul programma di ristrutturazione in un incontro con la stampa cui ha fatto seguito un sopralluogo. Il progetto prevede la ristrutturazione delle attuali torri di degenza e della sottostante piastra servizi (pronto soccorso, radiologia, ambulatori), con la realizzazione di una torre centrale di collegamento, della nuova sede dell’Irccs Burlo Garofolo e di un padiglione denominato servizi che comprenderà quattro piani di parcheggi, gli spogliatoi, i magazzini e 4mila metri quadrati di laboratori. Progetto da 143 milioni (i 140 già previsti cui se ne sono aggiunti 3 per la realizzazione delle aule didattiche) per un comprensorio che dagli attuali 110mila metri quadrati e 950 posti auto si estenderà alla fine della ristrutturazione, nel 2023, su 165mila metri quadrati e sarà dotato di oltre 2mila parcheggi.
I lavori nei prossimi mesi proseguiranno con la creazione del tunnel impiantistico interrato, che attraverserà il piazzale principale di Cattinara, sopra il quale è prevista la realizzazione di un pronto soccorso prefabbricato, i cui lavori inizieranno in estate per concludersi entro ottobre. Ospiterà anche l’attività radiologica annessa e la gastroenterologia e, una volta ultimata la nuova struttura, ha spiegato Elena Clio Pavan, responsabile dei lavori, verrà smantellato. In questi giorni, appena cesseranno le forti raffiche di bora, sarà completato il ponteggio esterno di supporto usato per la rimozione dei detriti.
A seguire, il programma prevede la realizzazione del parcheggio per dipendenti, che si collocherà tra il polo cardiologico e via del Botro, con l’obiettivo di rendere più agevole il raggiungimento del comprensorio, decongestionando il traffico. Entro il secondo semestre del 2018 comunque verranno avviati tutti i lavori dei diversi segmenti che compongono il progetto che poi verranno conclusi via via nei prossimi cinque anni. La presidente Debora Serracchiani ha evidenziato come «il Fvg sia l’unica Regione ad aver mantenuto tutti i finanziamenti per l’edilizia sanitaria e come tutti i cantieri dei nosocomi di Trieste, Pordenone e Udine siano interamente coperti con fondi già stanziati (nazionali, regionali e comunitari), senza fare ricorso al project financing».
Il direttore generale di AsuiTs Adriano Marcolongo ha sottolineato come «nella ristrutturazione di Cattinara verranno riqualificate le aree di degenza, che da quattro letti per stanza passeranno a due letti per stanza, ciascuna dotata di servizi igienici. Verranno migliorati il comfort alberghiero, l’aspetto dei colori, i materiali, le finiture, i serramenti e gli arredi, aspetti che sembrerebbero marginali ma che non lo sono per la persona che sta male e per il personale che vi lavora». La riduzione dei posti letto per reparto da 42 a 32 comunque non inciderà sul numero complessivo del polo ospedaliero integrato Cattinara-Maggiore. «Il nuovo Burlo Garofolo – ha commentato il direttore generale dell’Irccs Gianluigi Scannapieco – sarà strutturalmente all’altezza delle nostre aspettative, dal punto di vista tecnologico e dell’accoglienza». Presente anche Roberto Di Lenarda, direttore del dipartimento universitario clinico di Scienze mediche, cliniche e della salute.
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