Trieste, nuovo crollo a Gretta, telefoni fuori uso FOTO

TRIESTE Nell’arco di soli tre giorni un secondo smottamento ha compromesso lo stesso muro di contenimento nella zona di Gretta. Le intense piogge del primo dell’anno hanno provocato la caduta di un’altra parte della muraglia in pietra alta quattro metri, che si trova in Via Camaur, all’altezza dei numeri 13 e 15, protagonista già il 29 dicembre di una frana che aveva danneggiato una vettura.
A intervenire sul luogo i vigili del fuoco. Questa volta il crollo invece ha interessato un cavo della linea telefonica. Di conseguenza senza telefono e Internet è rimasta una ventina di famiglie che abitano in circa cinque case presenti nella prima parte della strada. Una squadra della Telecom è intervenuta ieri mattina. Per il momento però solo quattro sono le segnalazioni effettuate dai residenti che hanno lamentato il problema alla compagnia.
La dinamica è stata la medesima di qualche giorno fa. Mentre alla fine del 2017 sono crollati circa sei metri di muro, afferenti all’edificio di via Camaur numero 13, al momento in vendita e ora interdetto, lunedì sera è ceduto verso le 17.30 una sezione relativa all’abitazione accanto. Un tratto di circa sei metri, al civico 15 della strada, che fa angolo con via Bison. Parte del terrazzamento della piccola casa a schiera, con tanto di barbecue, è caduto sul vicolo di passaggio, vicino alla chiesa di Santa Maria del Carmelo.
I proprietari della casa non erano all’esterno al momento del cedimento, e probabilmente nemmeno in casa, visto che sono stati i dirimpettai a chiamare i soccorsi dopo aver sentito un forte boato. Per fortuna l’area sottostante era stata transennata in precedenza, per cui non è stato arrecato danno a nessun mezzo. Non è detto però, fanno sapere i vigili del fuoco, che a causa di condizioni meteorologiche avverse nei prossimi giorni non possa sprofondare anche un’altra sezione della parete che si trova ora in stato precario. I lavori di smantellamento e ripristino della muraglia potrebbero costare attorno ai 60mila euro, fanno sapere alcuni residenti.
A rimanere senza linea telefonica non solo dunque le persone che abitano nella casa colpita dal disastro naturale, ma anche altre famiglie delle case limitrofe. Nessuno però ha ancora idea di quando verrà riabilitato il servizio. «Una squadra della Telecom - spiega Flavia Zacchi Vecchiet, che abita proprio accanto - è arrivata questa mattina, ci ha detto che a breve verrà realizzato un cavo provvisorio per riattivare la rete telefonica. Ma non si sa quando sarà ripristinata esattamente». Il cavo infatti, al momento, si trova quasi tutto sotto le macerie. Ma perché telefoni e wifi tornino a funzionare forse, ipotizzano altri residenti della zona anch’essi con apparecchiature fuori uso, metteranno un allacciamento su alcuni pali provvisori.
Per ora la strada rimane aperta al traffico. Anche se l’area dove ci sono i massi resta recintata. Saranno i proprietari delle due case a doversi occupare dello smantellamento dei detriti. «Speriamo tutto ciò venga fatto presto, perché potrebbe essere pericoloso per noi - avvertono altre persone -. Noi abbiamo chiesto ai vigili se il nostro ingresso è al sicuro, non vorremmo incorrere in altri incidenti».Anche una bombola che spunta dal giardino della villetta ha destato l’inquietudine del vicinato: «Spero - auspica un altro - signore - non sia ancora carica, forse bisognerebbe fare un controllo».
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