Trieste, nuove rotte per l’aliscafo che porta in Istria
TRIESTE. L’aliscafo per l’Istria funziona, eccome, e va mantenuto. Anzi, possibilmente, va potenziato con orari più favorevoli e rotte più variegate. Lo afferma Mariagrazia Santoro, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, spiegando che «la Regione vuole continuare a investire sulla multimodalità sostenibile. E quindi intende continuare con i progetti europei ad attrarre finanziamenti per sostenere ulteriormente lo sviluppo di servizi di trasporto pubblico di scambio quali nave-bici o treno-bici, oltre ad investire sulle infrastrutture ciclabili».
Santoro interviene al convegno sulle possibilità di sviluppo del settore passeggeri nei porti di Trieste e dell’Adriatico, organizzato nell’ambito del progetto Europe-Adriatic sea-way, finanziato dal programma di cooperazione territoriale transfrontaliero Ipa-Adriatico 2007-2013.
Il progetto strategico, di cui è capofila la direzione centrale alle Infrastrutture e Mobilità della Regione coinvolge 19 partner di otto paesi della costa adriatica. L’obiettivo della partecipazione regionale al progetto è quello di implementare i servizi marittimi internazionali passeggeri tra il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e la Croazia.
«Europe-Adriatic Sea-way rappresenta una buona pratica che sta portando risultati tangibili anche sul territorio regionale» sottolinea Santoro. E aggiunge: «Il progetto ha permesso di testare, grazie al supporto dei fondi europei, la funzionalità di un servizio di collegamento marittimo Trieste-Pirano-Rovigno-Pola che ha ottenuto ottimi risultati e che ha visto aumentare il numero dei passeggeri transitati da 6.910 nel 2014 a 8.358 nel 2015».
Un dato molto positivo, insomma, tanto che l’assessore evidenzia «la necessità di dare continuità al servizio» e ipotizza di estenderlo «ad altre località della Croazia modificandone gli orari anche al fine di garantire i flussi turistici dalla Croazia verso Trieste per una sosta giornaliera di sicuro interesse turistico».
La Regione, come ricorda Santoro, ha finanziato la linea dell’aliscafo che ha collegato Trieste all’Istria per il 2015 con 889 mila euro di fondi regionali mentre il progetto Europe-Adriatic sea-way ha cofinanziato la linea per il 2014 con fondi europei per 690mila euro e fondi regionali per 110mila euro.
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