Trieste, numero d’emergenza bis per liberare il nuovo “112”
Il numero d'emergenza bis. Non è mai stato un numero primo. Da oggi non è più neppure un numero unico. A Trieste almeno. «Dal primo luglio sarà attivo il “numero unico per i servizi sanitari non urgenti di Trieste” - fa sapere l’Azienda sanitaria ospedaliera integrata -.
Come si usa. Si tratta di un numero telefonico attivo esclusivamente per Trieste e provincia, tramite il quale si potrà accedere alle cure mediche “non urgenti”.
Il servizio offrirà una copertura sulle 24 ore, per 365 giorni all’anno, e le telefonate sono completamente gratuite. Il numero 800 614 302 affianca il 112, e gestirà tutte le chiamate destinate ai servizi di continuità assistenziale (ex guardia medica), alla rete delle cure primarie e alla gestione di richieste di natura socio-assistenziale».
27mila chiamate in un anno. In pratica si tratta dell’ammissione che il 112, come numero unico, non basta in realtà metropolitane com’è il capoluogo regionale. Ecco allora la necessità di una differenziazione per evitare un uso improprio del numero dedicato alle emergenze.
«Le normative europee più recenti richiedono agli stati membri di attivare delle numerazioni uniche per la gestione degli interventi non urgenti - spiega l’Azienda sanitaria -. Trieste e la sua provincia hanno generato, secondo i dati più recenti, un numero di attivazioni del servizio di Continuità assistenziale che si attesta intorno alle 27mila in un anno. In tale ottica, tenuto conto del particolare contesto assistenziale e demografico, caratterizzato da un prevalere di popolazione anziana, Asuits ha scelto di attivare in anticipo, rispetto alle tempistiche richieste dalla normativa, un numero dedicato esclusivamente alla gestione delle casistiche non urgenti».
Ridurre il carico di chiamate al 112. Il motivo? «L’utilizzo di questa opportunità, potrà auspicabilmente - una volta entrato a regime - ridurre il carico di chiamate improprie al 112 e favorire il corretto accesso ai servizi di Asuits - si legge nel comunicato dell’Azienda sanitaria -. I professionisti che rispondono al numero sono a disposizione dei cittadini per aiutarli a identificare il loro bisogno di salute. Di volta in volta, la persona che chiama verrà messa in contatto con il servizio assistenziale più appropriato per la risoluzione dei problemi “non urgenti”».
Cosa succede chiamando il numero bis. La centrale di risposta è localizzata a Trieste ed è comunque onnessa con la centrale 112 di Palmanova. Ma cosa succede se si chiama il numero unico 800 614 302? Si attiva un medico del servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica, per capirsi), che potrà operare mediante consulenza telefonica, visita ambulatoriale o visita domiciliare. In questo modo si mettono in contatto gli utenti con i servizi territoriali e con le strutture e gli operatori più adatti. Al nuovo numero vengono inoltre fornite informazioni relativamente agli orari di ricevimento dei medici di medicina generale e alle aggregazioni della medicina generale integrata di cui i singoli medici fanno eventualmente parte, in modo da indirizzare al medico giusto la persona con problematiche “non urgenti”.
Non basta. Il numero può essere usato per segnalare episodi di inquinamento ambientale («Raccorda il cittadino con le strutture adibite all’attività di controllo ambientale»). Il nuovo numero serve anche da soccorso medico veterinario: «Indirizza il cittadino alle strutture e ai presidi di sanità pubblica veterinaria, agli enti, alle associazioni e ai servizi che operano nel settore delle filiere degli animali di affezione e di reddito (ad esempio rimozione di carcasse o patologie acute di animali da compagnia)».
La problematicità di Trieste si era evidenziato fin dall’introduzione del numero unico 112 lo scorso aprile. Il Friuli Venezia Giulia è stata la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, ad aver attivato il numero unico dell’emergenza, il 112, adeguandosi a una direttiva europea del 1991. Il traffico è stato da subito maggiore nelle aree di Trieste e di Gorizia rispetto a Udine e Pordenone. Il capoluogo regionale, in particolare, ha generato da solo un traffico paragonabile a una città di 500mila abitanti. Da qui l’esigenza di duplicare i numeri unici: quello per l’emergenza (112) e quello per i servizi sanitari non urgenti (800.614302). Nella speranza che Trieste torni ad essere una città in linea con le altre.
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