Trieste, non si placa la rabbia dei “cittadini di serie B”

TRIESTE La rabbia dei cittadini non si arresta. Chi abita nelle vie secondarie dei rioni periferici si è sentito tagliato fuori. Un abitante «di serie B». Le segnalazioni per disagi, strade bloccate e marciapiedi gelati continuano a rimbalzare tanto nei social network quanto nei canali più tradizionali. E, alle lamentele raccolte nei giorni scorsi, se ne aggiungono delle altre.
Nella zona di via Bonomea, ad esempio, si è mobilitato il Comitato di vigilanza di Monte Radio. Il portavoce Antonio Farinelli critica l’amministrazione comunale: «Nonostante le promesse fatte dal sindaco sull’efficienza del piano neve, gli abitanti sono segregati. La via è simile alla steppa siberiana. In un incontro con il sindaco su tale argomento avevo suggerito il da farsi per non rimanere isolati quando arriva neve e ghiaccio. Tante assicurazioni ma nulla si è verificato. La via Bonomea è rimasta bloccata e centinaia di cittadini sono restati a casa» rincara il rappresentante del Comitato.
E conclude: «Si ignora che centinaia di famiglie sono in completo disagio come avvenuto in passato con altre gestioni politiche. Quindi, nulla di nuovo rispetto al vecchio. O meglio, il vecchio, quanto meno ci forniva sale in abbondanza». Non finisce qui. Altri disagi sono venuti a galla in via Rio Spinoleto o, ancora, in Vicolo dell’Ospitale, nei pressi dell’ex Ospedale militare, e via Montegrappa. Fino all’altroieri sera risultavano impraticabili a causa di lastre di ghiaccio. E non solo per i mezzi: pure i marciapiedi erano gelati. Strade che però ora sono accessibili.
C’è chi racconta adesso di essersi trovato letteralmente bloccato con l’automobile. È accaduto in via Ovidio, in salita, al signor Stefano Santoro: «Aspettandomi che fosse percorribile visto che non c’era alcuna indicazione di strada chiusa o di pericolo, dopo il primo tornante mi sono reso conto che non era stato sparso il sale e che sotto la mia auto c’era una grande lastra. A quel punto non potevo più andare né avanti né indietro. Desidero quindi ringraziare la polizia locale e la squadra dei vigili del fuoco che, intervenuti prontamente, hanno messo in sicurezza la mia auto».
AcegasApsAmga risponde indirettamente alle proteste spiegando di essersi mossa per priorità: ha agito principalmente lungo gli assi principali della città, in modo da assicurare la viabilità, e poi è progressivamente intervenuta sul resto.
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