Trieste, «non scioperate il 14 giugno»: scontro tra Pittway e sindacati

L’azienda del gruppo Honeywell contraria a una protesta di carattere nazionale Fismic, Uilm e Fiom: «Minacciano rappresaglie sullo stabilimento triestino»
sterle trieste 16 01 08 DIPENDENTI DELLA SYSTEM SENSOR CORTEO DI PROTESTA
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TRIESTE Antonio Rodà e Marco Relli scuotono il capo: una roba del genere loro a Trieste non l’avevano mai vista. Insieme ai segretari di Uilm e Fiom, restano allibiti e indignati anche il responsabile degli autonomi Fismic, Enrico Pischianz, le 6 “rsu” recentemente elette alla Pittway Honeywell (3 Fismic, 2 Uilm, 1 Fiom). Ma cosa è successo nello stabilimento di via Caboto da provocare la reazione sindacale? Proprio le “rsu” - funge da portavoce Rodà - erano stati convocate il 28-29 dello scorso mese da una delegazione della Pittway Honeywell, composta dall’amministratore delegato Gianpaolo Scarpin, dal capo del personale Luca Soro, dal “labor relation manager” statunitense Chuck Bengtson accompagnato da Floriana Caltagirone. Tema del confronto lo sciopero nazionale dei metalmeccanici fissato lungo 8 ore venerdì 14 giugno, proclamato da Fiom-Fim-Uilm per sollecitare al governo misure anti-crisi industriale.

Stando a quanto riferito dalla parte sindacale, Bengtson, tradotto dalla signora Caltagirone, avrebbe stigmatizzato l’adesione allo sciopero ritenuto estraneo a logiche e interessi aziendali. Negli States - avrebbe detto Bengtson - agitazioni di questo tipo non sono contemplate: qualora si fosse perseverato nello sciopero, avrebbero potuto essere messi a repentaglio investimenti e livelli occupazionali della fabbrica triestina. Monito che sarebbe stato ribadito nel corso di un incontro svoltosi ieri l’altro tra le stesse “rsu” e i vertici di stabilimento: in caso di strike, il sindacato si sarebbe assunto le proprie responsabilità in ordine alle prospettive dello stabilimento. .

Pittway Honeywell, produttrice di materiali elettronici (dispositivi di sicurezza, rilevatori anti-fumo ecc.), è una delle principali realtà industriali del territorio, con 270 dipendenti. Di recente è stata inserita tra i siti d’eccellenza del gruppo. Il livello di assenteismo è sotto le due cifre ed è sotto la media indigena. Durante il 2019, a parte un’iniziativa della sola Fiom per l’8 marzo, non si è registrato alcuno stop lavorativo dovuto a proteste sindacali. Insomma - riassume Rodà - sulla carta nessuna ragione aziendale per assumere una posizione di questo tipo. A questo punto sono però Fismic, Uilm, Fiom - una triplice inedita! - a prendere cappello: «Innanzitutto confermiamo la partecipazione allo sciopero del 14 - scandisce Rodà - chiediamo all’azienda di rivedere l’atteggiamento fin qui tenuto, ci riserviamo altrimenti di rivolgerci al giudice come previsto dall’art. 28 dello Statuto dei lavoratori per comportamento anti-sindacale». A ieri sera Pittway non aveva ancora replicato ai rilievi di parte sindacale.

Alcuni anni fa Honeywell ha chiuso la fabbrica di Atessa (Abruzzo), dove sono rimasti a casa 420 addetti. Per fortuna il sito è stato rilevato dalla Baomarc automotive, che ha limitato il vulnus occupazionale. —


 

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