Trieste, non paga i lavori: gli operai si "vendicano" spaccando le piastrelle

Tensione in un condominio a Barcola. La padrona di casa rifiuta di versare i soldi per la costruzione di un vialetto, i lavoratori rispondono distruggendo quanto fatto

TRIESTE Prima costruiscono un nuovo vialetto in giardino. E poi, una volta appurato che chi aveva commissionato i lavori non aveva alcuna intenzione di pagare, lo distruggono. Il movimentato episodio si è verificato giovedì scorso in un’abitazione di via del Cerreto, teatro dell’arrivo di ben tre pattuglie dei Carabinieri, intervenute per cercare di calmare gli animi dopo le parole grorsse volate tra alcuni operai di una ditta edile e la proprietaria di un appartamento al piano terra di uno dei condomini della zona.

Ma andiamo con ordine. L’impresa in questione, la Ias, era stata contattata per eseguire un intervento in una casa con giardino sopra Barcola. L’indicazione era quella di creare un nuovo vialetto con delle piastrelle. Non era la prima volta che l’impresa operava nel condominio e in passato non c’erano mai stati problemi o situazione critiche. In quest’occasione però i lavori erano stati richiesti non dall’amministratore del condominio, ma direttamente dalla proprietaria di uno degli appartamenti. La stessa che aveva dato anche il via libera all’acquisto delle piastrelle da posare.

L’intervento era stato abbastanza rapido: prima era stata scavata la terra, poi livellata a infine posizionata la sabbia. Una volta completata la prima parte dell’intervento creando il terreno adatto per la posa, erano state posizionate le piastrelle, effettuate le verifiche del caso e controllate le via di fuga. Gli operai hanno iniziato al mattino e finito la sera e al termine del cantiere uno dei due soci proprietari della ditta ha consegnato la fattura con importo da 800 euro. A quel punto è scattato il parapiglia.

La proprietaria dell’appartamento che aveva commissionato i lavori ha fatto capire di non aver intenzione di pagare. Di lì scintille e parole grosse. A quel punto uno degli operai ha di pensato bene di risolvere il problema “a modo suo”. Come? Distruggendo il lavoro appena portato a compimento. Armato di mazza e piccone ha spaccato tutte le mattonelle posate poco prima e smosso la terra. Sul posto, chiamate dalla donna, sono intervenute quindi tre gazzelle dei Carabinieri per cercare di riportare un po’ di ordine tra i presenti. «Sono sinceramente stupito - racconta Sebastiano Iordache, uno dei due soci dell’impresa - e non mi aspettavo una reazione di quel tipo. La donna ha detto che l’abbiamo aggredita anche fisicamente e questo non è vero. Noi abbiamo fatto al meglio l’intervento. Le piastrelle, peraltro, le abbiamo pagate di tasca nostra ed erano comprese nella fattura di ottocento euro. Ci hanno poi raccontato che non è la prima volta che si verifica una situazione simile con quella persona al punto che ci sarebbero altre denunce a suo carico». L’uomo ha confermato di aver emesso la fattura e la ferma volontà di non ritirarla. «Dovrò poi parlare con il mio avvocato per capire come procedere. Da quello che sappiamo la donna ha presentato denuncia contro i miei ragazzi per aggressione fisica e per aver spaccato il materiale. Ma noi non abbiamo messo le mani addosso a nessuno e siamo tranquilli. Dispiace però si sia verificata questa situazione. Lavoriamo da molti anni a Trieste, avevamo avuto dei ritardi nei pagamenti, ma nulla di simile era mai capitato».

In via del Cerreto non è stato possibile intercettare la diretta interessata per raccogliere anche la sua versione dei fatti. Le finestre dell’appartamento avevano le persiane abbassate e al campanello non ha risposto nessuno. In giardino lavorava però un operaio che, probabilmente, stava cercando di ricostruire il percorso con le mattonelle. «Non chiedete a me, io sto solo facendo il mio lavoro e non so nulla. Non c'è nessuno che possa rispondere alle vostre domande», la sua cortese risposta. —


 

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