Trieste, niente sconti: resta lo stop all’Ausonia
TRIESTE La Questura di Trieste conferma il provvedimento di chiusura temporanea dell’Ausonia.
La decisione, anzi, non sarebbe mai stata in dubbio sebbene i gestori delle attività di intrattenimento notturno, i rappresentanti della Anubi Srl che ieri si sono confrontati in un incontro con la Polizia, speravano fino all’ultimo in una misura più soft. Invece resta quella prevista: due settimane di stop, vale a dire otto serate in tutto, per ragioni di ordine pubblico motivate dalle risse avvenute recentemente all’interno e all’esterno del locale.
La prima, la più grave, quella dell’11 luglio con il brutale pestaggio del trentacinquenne triestino Raul, aggredito da due kosovari e due rumeni nel parcheggio. E l’altra, quella di venerdì scorso, che ha visto il coinvolgimento di alcuni ragazzi di origine bulgara. Una zuffa o poco più, nulla a che vedere con l’episodio precedente, che però ha fatto scattare il pugno duro e l’applicazione dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza. Ma ci sarebbe un altro caso ancora, mai denunciato per paura di ritorsioni, che risalirebbe a qualche settimana prima dell’aggressione su Raul: un ventenne picchiato da un gruppo di giovani di origine balcanica fuori dall’Ausonia.
Il faccia a faccia di ieri tra i funzionari di Polizia e l’Anubi, da cui trapela molto poco, non ha sbloccato alcunché: la Questura non fa marcia indietro e il provvedimento rimane. Dario Parisini, il presidente del Consorzio Ausonia, la realtà che raggruppa le cooperative sociali presenti nello stabilimento, ribadisce il proprio pensiero: «Ritengo che il provvedimento sia francamente eccessivo - spiega -, risse del genere possono verificarsi quotidianamente in tutte le discoteche d’Italia. E la nostra immagine non ne esce certamente positiva da tutta questa storia, visto che il nostro nome è stato continuamente associato ai fatti», osserva. «Ausonia, con le sue attività per bambini e anziani, è molto di più che le serate». E il Consorzio annuncia una conferenza stampa sul tema per domani mattina alle 11.30 nello stabilimento.
L’escalation di episodi diventerà oggetto di un tavolo sulla sicurezza cittadina, da organizzare a settembre, chiesto dalla Lega Nord. «Domanderemo una riunione con le forze dell’ordine e le agenzie che gestiscono i buttafuori dei locali - anticipa il segretario provinciale Pierpaolo Roberti - per fare il punto sulle vicende di questa estate e per riflettere sui livelli di tranquillità di questa città. È necessario riportate calma e sicurezza a Trieste, un ruolo che spetta ai corpi di polizia, ma se le istituzioni non sono in grado di dare garanzie, anche a causa dei tagli del governo e lo spostamento di agenti in altre regioni per far fronte all’emergenza degli immigrati, è ovvio che dobbiamo provvedere». La Lega potrebbe così rispolverare le ronde notturne, dal prossimo autunno. «In quella riunione - precisa Roberti - decideremo come muoverci e se intraprendere azioni forti come le ronde». Un’iniziativa, ci tiene a chiarire il leghista, «che non dovrà essere di partito. Ben vengano le proposte che si stanno facendo avanti tra la cittadinanza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo