Trieste Next, tributo alla Hack al Verdi: biglietti da ritirare
Saranno in distribuzione da oggi i biglietti per partecipare a “Siamo fatti di stelle” (giovedì 26 settembre alle 21 al teatro Verdi), primo tributo nazionale a Margherita Hack, la celebre astrofisica scomparsa lo scorso 29 giugno. I residenti a Trieste potranno ritirare i biglietti, gratuiti, direttamente presso la biglietteria del Teatro Verdi (riva 3 novembre 1), che osserva il seguente orario: martedì-venerdì: 8.30-12.30; 15.30-19; sabato: 9-16; chiuso la domenica e il lunedì. Per i residenti fuori dalla provincia di Trieste, è invece possibile prenotare i biglietti chiamando il numero verde del Teatro (800090373, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 21) o scrivendo a boxoffice@teatroverdi-trieste.com. Ogni persona potrà ritirare/prenotare fino a un massimo di 6 biglietti. La sera del 26 settembre, le persone in possesso di biglietto dovranno presentarsi all’ingresso del Teatro Verdi al più tardi dieci minuti prima dell’inizio dell’evento; a partire dalle 20.50, i biglietti non utilizzati verranno ridistribuiti.
“Siamo fatti di stelle” è l’evento di apertura della seconda edizione di Trieste Next (26-29 settembre 2013). L’evento, che verrà trasmesso in live streaming su Rai Scuola (www.scuola.rai.it), proporrà immagini, video e testimonianze per celebrare uno dei simboli della città di Trieste e promuovere la straordinaria avventura umana e intellettuale di Margherita Hack. Tra gli ospiti della serata, i sindaci delle sue due città, Firenze e Trieste, Matteo Renzi e Roberto Cosolini, ma anche di suoi colleghi, collaboratori e partner: Stefano Borgani direttore Inaf sezione di Trieste, cui afferisce l’Osservatorio Astronomico che Margherita Hack diresse – la prima donna italiana a farlo – dal 1964 al 1987; Don Pierluigi Di Piazza, con cui l’astrofisica si confrontò in “Dialogo tra un’atea e un prete”, Francesca Matteucci presidente Consiglio Scientifico Inaf, e Federico Taddia, giornalista e coautore di Nove vite come i gatti, in cui Margherita Hack, raccontò i suoi primi 90 anni passati con lo sguardo rivolto verso un ignoto da indagare continuamente ma "con i piedi ben saldi per terra".
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