Trieste Next, pronti i giovani divulgatori
Un gruppo omogeneo di volontari, formato da studenti universitari ma anche da alcuni ragazzi delle scuole superiori, nello specifico provenienti dal liceo Galilei: è una vera e propria squadra di divulgazione scientifica quella pronta a scendere in campo a Trieste Next, il salone dell'innovazione e della ricerca scientifica, la cui terza edizione è in programma a settembre.
Ieri il primo incontro formativo, cui hanno partecipato una sessantina di ragazzi. «L'Università cittadina si è resa conto della necessità di formare una squadra di studenti preparati che possano collaborare a tutta una serie di appuntamenti scientifici e culturali - ha spiegato Samantha Tedesco, dell'Ufficio divulgazione scientifica, che insieme ad Aurora Fantin ha coordinato l'incontro -. Si tratta di un rapporto di reciprocità: da una parte gli studenti riceveranno un arricchimento personale che potrà essere utile nel loro percorso universitario, dall'altra saranno loro a trasmettere capacità e professionalità: i requisiti fondamentali sono flessibilità, entusiasmo e passione».
Nel corso degli incontri formativi si punterà su tre aspetti: la capacità di interagire con il pubblico, la preparazione scientifica e la conoscenza dell'intera macchina organizzativa, al fine di saper ovviare agli inconvenienti dell'ultimo minuto. «Possiamo dire che il primo step di Trieste Next, quello della squadra di volontari voluta dall'Università di Trieste, è pronto - ha affermato Enrico Tongiorgi, delegato del rettore per la divulgazione scientifica -. L'idea sulla quale stiamo lavorando è quella di creare, insieme a tutte le istituzioni scientifiche, una scuola stabile per la formazione dei volontari, che nelle intenzioni sarà operativa il prossimo anno. Noi spiegheremo i trucchi professionali per interagire con il pubblico: i ragazzi ci metteranno quell'entusiasmo tipico delle giovani generazioni».
Elisa frequenta il terzo anno di Ingegneria dell'informazione: «Trovo molto interessante il tema di quest'anno di Trieste Next che riguarda le diverse fonti energetiche: un argomento che ho studiato e che è stato oggetto di una tesina, nella quale ho potuto approfondire le diverse tematiche». Ahmad è di origini libanesi, studia Ingegneria civile a Trieste e ha già collaborato ad altri appuntamenti scientifici: «È una esperienza utile, divertente e che ti permette di crescere dal punto di vista umano». Mattia frequenta il quarto anno del Galilei, ma ha già le idee chiare: «Ho seguito la scorsa edizione di TriesteNext e quello che mi piace non è tanto imparare cose nuove, quanto poterle spiegare al pubblico: da grande vorrei fare l'insegnante di filosofia o psicologia».
Pierpaolo Pitich
Riproduzione riservata © Il Piccolo