Trieste, nessun rincaro nel 2016 sui bus. E bonus pendolari

La Regione congela i prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale e introduce nuove agevolazioni sugli abbonamenti
Di Marco Ballico
Una fermata del bus a Trieste
Una fermata del bus a Trieste

TRIESTE. Novità gradita, impossibile metterlo in dubbio. Il biglietto dell’autobus, così come quelli della corriera e del treno, non aumenterà il prossimo 1 gennaio. La giunta regionale, su proposta di Mariagrazia Santoro, non prevede nemmeno il ritocco minimo (l’anno scorso fu dell’1,2%) in applicazione dell’indicizzazione contrattualmente prevista. Ma, altra buona notizia, ci saranno agevolazioni anche per chi, lavoratori e studenti, i mezzi pubblici li deve prendere quasi tutti i giorni.

Il biglietto dell’autobus orario una tratta continuerà dunque a costare 1,25 euro, le due tratte 1,55 euro, il giornaliero su tutta la rete 4,35 euro, l’abbonamento mensile su una linea da 26,40 a 27,75 euro e sull’intera rete da 33,55 a 34,45 euro. In ambito triestino qualche leggera differenza, le stesse del 2015. Il biglietto intera rete pluricorse è riconfermato a 12,15 euro, quello orario da 1,35 (60 minuti) a 1,55 euro (75 minuti), l’abbonamento mensile su una linea 27,30 euro e sull’intera rete 34,35 euro. Quanto ai pullman, tutto dipende dalla distanza. Si parte da una corsa semplice sotto i 4 km da 1,25 euro fino a un massimo di 178,95 euro per viaggi superiori ai 225 km. Invariato pure il quadro dei servizi marittimi: da Trieste a Muggia 4,25 euro per la corsa singola e 7,90 ritorno compreso; da Grado a Trieste 7 euro (10,65 andata e ritorno), da Trieste a Barcola 2,55 e da Marano a Lignano 3,40.

Nel piano tariffario 2016 approvato dalla giunta per tutti i servizi di Tpl automobilistici, tramviari, marittimi e ferroviari le famiglie potranno inoltre pescare qualche bonus non di poco conto sugli abbonamenti. Perché la Regione, commenta l’assessore Santoro, «conferma la sua attenzione non solo alla qualità, con il mantenimento delle risorse investite che non hanno subito alcun taglio negli ultimi anni, ma anche all’attrattività dei servizi e al sostegno ai viaggiatori». In particolare, si prevede un aumento degli sconti a partire dal secondo figlio per l’acquisto di abbonamenti automobilistici annuali per studenti appartenenti allo stesso nucleo famigliare (-20% per il secondo figlio, -30% per il terzo e i successivi).

Sono introdotte anche ulteriori riduzioni tariffarie, rispetto alle tariffe 2015, agli abbonamenti per studenti con validità 10 mesi, a decorrere o dal 1 settembre 2016 fino al 30 giugno 2017 o dal 1 ottobre 2016 fino al 30 luglio 2017, comprese le giornate festive, acquistati da studenti appartenenti allo stesso nucleo familiare, (-20% per il secondo figlio, al posto dell’attuale -10%, e -30% per per il terzo figlio e i successivi, anziché il -20%). Nel “pacchetto” entrano anche l’aumento degli sconti per l’acquisto di abbonamenti extraurbano e urbano in sequenza o sovrapposti; l’estensione dell’abbonamento per gli studenti impiegati in percorsi scuola-lavoro, senza ulteriori costi, anche alle tratte necessarie a raggiungere le sedi dell’attività, purché la tariffa della nuova tratta non superi del 20% quella dell’abbonamento originario; la maggiore flessibilità nell'utilizzo degli abbonamenti quindicinali (15 giorni a decorrere dalla data di vidimazione) e di quelli mensili e quindicinali da tre e cinque giorni settimanali per due corse giornaliere.

Verranno pure introdotti l’abbonamento annuale studenti per i servizi ferroviari Trenitalia, utilizzabile per 12 mesi a partire da quello di acquisto e con un costo pari a otto abbonamenti mensili, e ulteriori agevolazioni per l’acquisto di titoli di viaggio Mi.Co.Tra., il servizio transfrontaliero Udine-Tarvisio-Villaco svolto dalle Ferrovie Udine Cividale. Quanto alle modalità di acquisto degli abbonamenti, per i servizi automobilistici la tariffa è ridotta del 5% se l’acquisto viene fatto on line. Le aziende di Tpl su gomma potranno infine estendere la sperimentazione dell’acquisto del biglietto di corsa semplice tramite dispositivi mobili alle fermate, sia per i servizi urbani che extraurbani, oggi limitata a Udine e Trieste.

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