Trieste nel piano anti-pusher di Salvini
TRIESTE Il ministro dell’Interno Matteo Salvini lancia il piano da 2,5 milioni anti-pusher per le scuole via Twitter e Trieste non si fa trovare del tutto impreparata. «Ah, benissimo. Non ne sapevo nulla. Mi pare un’ottima cosa. Vedremo cosa fare. Ben venga. Le finalità sono condivisibili» ammette il vicesindaco leghista Paolo Polidori.
«Arriveranno 51 mila e 500 euro. Neppure il 2 per cento del totale. Non molti soldi e da spendere subito. I progetti vanno presentati entro il 20 settembre» spiega l’assessore all’Educazione Angela Brandi, decisamente più informata sui fatti. L’annuncio ministeriale è arrivato ieri pomeriggio giusto in tempo visto che si avvicina il ritorno sui banchi degli studenti italiani. I primi a rientrare in classe saranno gli alunni di Bolzano, il 5 settembre. In Friuli Venezia Giulia le lezioni, invece, riprendono il 10 settembre. A Roma e nel Lazio si andrà a scuola dal 17 settembre, così come in Emilia, Liguria, Toscana, Calabria, Sardegna. L’ultima sarà la Puglia dove le lezioni inizieranno il 20 settembre. Ad attendere gli studenti quest’ anno l’intensificazione dei controlli antidroga grazie all’operazione “Scuole sicure” voluta e annunciata dal ministro Salvini che mette a disposizione un fondo di 2,5 milioni di euro. Il piano riguarderà le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Padova e Trieste. Avranno a disposizione lo stanziamento per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza: «Fra poco riaprono le scuole dei nostri figli, sto lavorando perché per gli spacciatori di morte finisca la pacchia – ha scritto ieri il ministro Salvini su Twitter –. Con #ScuoleSicure, diverse città italiane avranno a disposizione 2,5 milioni di euro per incrementare i controlli». La pacchia non è finita, insomma, solo per gli immigrati.
Ma cosa farà Trieste dei soldi in arrivo? «Mercoledì all’Anci nazionale ci sarà un incontro per dare maggiori spiegazioni su questo provvedimento - spiega Brandi -. In linea di massima vanno destinati a dei progetti sulla sicurezza e contro la droga. Immagino che saranno destinati soprattutto agli istituti superiori e alle scuole medie. Credo che possano essere utilizzati per le telecamere o per pagare ore straordinarie ai vigili per potenziare i controlli. O per una convenzione con istituti privati di vigilanza».
Il problema è la tempistica. «Purtroppo è una cosa da mettere in piedi in tempi strettissimi. Da quello che mi risulta bisogna presentare i progetti alle Prefetture entro il 20 settembre – conclude l’assessore –. E, per noi, i soldi sono pochi. In ogni caso meglio che niente. Vedremo di utilizzarli al meglio. Penso che li destineremo alle telecamere. In ogni caso, si tratta di un segnale di attenzione importante per la scuola».
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