Trieste, nel negozio di abiti da sposa «si va di fretta per recuperare i giorni persi»

«Faremo orario continuato per rispondere alle richieste In tante hanno posticipato di un anno le nozze e ora non vogliono rinviare ulteriormente» 
Francesca Brandi Targa: «Pronte a ripartire in velocità
Francesca Brandi Targa: «Pronte a ripartire in velocità

TRIESTE «C’è grande attesa, le spose scalpitano, in queste settimane di chiusura abbiamo ricevuto molti messaggi».

Francesca Brandi Targa, titolare del negozio specializzato “Qualcosa di blu” a Trieste, spera che dopo la chiusura si apra un periodo di grande lavoro. Una boccata d’ossigeno quindi per un settore, quello del wedding, particolarmente colpito dalla pandemia, che è sceso anche in piazza per protestare e che lamenta perdite consistenti, alla luce delle tante cerimonie rinviate.

«Ci sono ragazze - prosegue Brandi Targa - che hanno rimandato il matrimonio dallo scorso anno a questo, e la maggior parte di loro non vuole posticipare ancora. Sono pronte a organizzare magari il tutto in forma ridotta, ma vogliono assolutamente celebrare le nozze. Moltissime lo faranno tra la fine di aprile e i mesi di maggio e giugno, quindi adesso bisogna correre. Dobbiamo recuperare rapidamente il tempo perduto. Faremo orario continuato - spiega ancora - proprio per rispondere alle richieste prevenute. Solo nel corso della prossima settimana abbiamo in agenda una decina di appuntamenti, prove da parte di chi deve ancora perfezionare gli ultimi dettagli».

E poi ci sono le domande di chi salirà all’altare in estate. «Ogni settimana, in zona rossa, abbiamo ricevuto telefonate di richieste per quella successiva: arrivavano da parte di spose che speravano nella possibilità che si tornasse in zona arancione» e che dunque si potesse cominciare a vedere gli abiti, «salvo poi dovere ulteriormente rimandare, considerando il prolungamento delle restrizioni». Ma adesso - prosegue Brandi Targa - «siamo prontissime».

Le limitazioni legate al Covid-19 hanno creato disagi anche a chi intendeva arrivare a Trieste dalla Slovenia o da altri comuni della regione: «Per chi ha un appuntamento fissato da noi - prosegue Brandi Targa - con una situazione di necessità, ad esempio per modificare il proprio abito, lo spostamento è consentito anche in zona arancione. Speriamo comunque - aggiunge la negoziante - che tutto si sblocchi al più presto».

E guardando al futuro, la speranza è che la pausa forzata appena vissuta sia davvero l’ultima. «Non vediamo l’ora di riprendere e ci auguriamo davvero che non ci siano più interruzioni. —

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