Trieste, nel giardino di piazza Hortis tornano cancelli e ringhiere
TRIESTE L’opera di recinzione del giardino di piazza Attilio Hortis è entrata ufficialmente nel vivo. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di ripristinare la vecchia chiusura perimetrale del piccolo parco compreso fra l’istituto Nautico e l’emeroteca Fulvio Tomizza realizzando una recinzione, che possa proteggere l’area recentemente riqualificata, evitando in particolar modo atti di vandalismo notturni. «Siamo presenti qui oggi per avviare il cantiere che chiuderà questo splendido giardino preservandolo dall’incuria “figlia” di una certa movida notturna - ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Elisa Lodi -, venendo così incontro a una richiesta specifica della cittadinanza che vive in questa zona del centro».
L’intervento di recinzione del giardino di pazza Hortis, la cui spesa complessiva ammonta a 90 mila euro e che verrà portato a termine dalla ditta “Di Betta Giannino srl” di Nimis, prevede la realizzazione di una recinzione metallica in acciaio con successiva verniciatura a polveri termoindurenti di color grigio scuro da collocare sopra l’esistente muretto in pietra. La cancellata sarà alta un metro e venti e raggiungerà in totale il metro e 70 di altezza complessiva, in considerazione dello stesso muretto su cui poggerà il manufatto.
«Con la realizzazione di quest’opera cerchiamo di fermare quel tipo di movida notturna del week end che è solita lasciare in questo giardino tracce indecorose nei mattini successivi - queste le parole di Roberto Dipiazza, intervenuto nella cerimonia di consegna dei lavori -. A recinzione ultimata, infatti, il parco sarà aperto nelle ore di luce e verrà chiuso in quelle notturne. D’estate rimarrà aperto fino alla sera mentre d’inverno seguiremo gli orari degli altri giardini comunali».
Rapide anche le tempistiche di realizzazione della recinzione: «Da contratto i lavori dureranno quattro mesi - ancora il sindaco - ma puntiamo a finirli prima, il nostro auspicio è di vedere completati i lavori entro la fine di giugno. Il nostro obiettivo è anche quello di arrecare il minor disturbo possibile alla cittadinanza nel periodo dei lavori».
La nuova recinzione riprenderà lo stile di quella preesistente, risalente alla prima metà dell’800, sottoposta a una prima riparazione nel 1868 e successivamente rimossa a causa del cattivo stato conservativo tra il 1970 e il 1990. Da quasi trent’anni è perciò il solo muretto in calcestruzzo e pietra a delimitare l’area. Il nuovo perimetro prevederà anche l’installazione di quattro cancelli con portoni a doppio battente di altezza pari a metro e 70 posti in corrispondenza dei quattro varchi pedonali, che verranno aperti e chiusi ogni giorno dai sorveglianti d’area allo scoccare degli orari prestabiliti.
Saranno anche restaurate e ripristinate parti del citato muretto perimetrale in pietra, mentre ai lati di ognuno dei quattro cancelli saranno collocati pilastri in calcestruzzo rivestiti in lastre di pietra bianca di Aurisina alti 1,90 metri a supporto dei cancelli stessi. —
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