Trieste, nasconde hashish nelle parti intime per cederlo al fidanzato detenuto

Una donna di 49 anni è stata arrestata dopo che i cani hanno scoperto la sostanza stupefacente nella sala colloqui del Coroneo
Silvano Trieste 16/08/2017 Casa Circondariale di Trieste
Silvano Trieste 16/08/2017 Casa Circondariale di Trieste

TRIESTE Nasconde quasi 9 grammi di hashish nelle parti intime per cederli al fidanzato detenuto al Coroneo nel corso di un colloquio in carcere. Ma viene pizzicata e arrestata. Protagonista della vicenda una donna di 49 anni, L. M. le sue iniziali.

Lo rende noto il sindacato Ugl della Polizia penitenziaria, per voce del suo segretario locale Federico Odoni. Spiega in una nota: "Nell’ambito di un’operazione di contrasto all’introduzione in carcere di sostanze stupefacenti svolta dal Comando di polizia penitenziaria di Trieste in collaborazione con il Distaccamento delle unità cinofile antidroga di Verona tra i famigliari che stavano incontrando i detenuti per i colloqui, uno dei cani ne ha individuata una segnalando la possibile presenza di droga. Trovati i primi 8,45 grammi di hashish, le operazioni sono proseguite nell’abitazione dove sono stati rinvenuti altro hashish e marijuana per oltre 1 grammo".

La donna, come detto, è stata arrestata dalla polizia penitenziaria di Trieste e condotta al suo domicilio su disposizione del Pm Federico Frezza dove avrà l’obbligo di rimanere almeno fino alla convalida dell'arresto.

"L'Ugl - prosegue la nota - esprime grande soddisfazione per l’operato dei poliziotti penitenziari triestini che hanno svolto l’operazione, ma denuncia anche la grande difficoltà che si incontra ogni giorno, nel carcere di Trieste in particolare, dove i controlli sui detenuti sono stati resi pressoché nulli e certamente non idonei a ricercare efficacemente eventuali stupefacenti che invece, purtroppo, riescono ad entrare anche se si tratta di un carcere. Le tutele che l’ordinamento offre ai reclusi - riprende il comunicato - rendono difficile il lavoro della Polizia Penitenziaria nel mantenimento della sicurezza e la direzione in passato le ha interpretate in modo molto restrittivo dando alla Penitenziaria possibilità di intervento pressoché nulle. Spesso solo in operazioni specifiche come in questo caso è con la presenza di unità cinofile che si riescono ad effettuare controlli efficaci".

Era già accaduto l’anno scorso, fa sapere sempre il sindacato di polizia, che a Trieste fossero stati rinvenuti, in collaborazione con i colleghi di Verona, 20 grammi di hashish addosso ad un detenuto. "Ma in quel caso - chiosa la nota -  l’allora magistrato di turno aveva ritenuto fosse per uso personale ed il protagonista era stato soltanto denunciato".

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