Trieste, "minivalzer” di dirigenti in Municipio

L’Ambiente cambia capo. In pensione Caputi dopo 37 anni di servizio: al suo posto Cortese che lascia l’edilizia scolastica al “nuovo” Fantini. I sindacati contestano l’operazione
La torre del Municipio
La torre del Municipio

TRIESTE Avvicendamento alla dirigenza di un servizio comunale abituato ai fascicoli scottanti: dopo 21 anni di onorata milizia alla guida dell’Ambiente l’ingegnere Gianfranco Caputi ha salutato la platea al centro del campo e ha raggiunto gli spogliatoi pensionistici.

L’atmosfera ancora rarefatta del Municipio non ha al momento consentito una “ola” di saluto a un manager che ha sempre coltivato un profilo defilato e atteggiamenti all’insegna di una particolare cautela. Prenderà il suo posto il collega ingegnere Enrico Cortese, 62 anni in novembre, che si stava occupando di edilizia scolastica-sportiva dopo aver maturato una notevole esperienza sul sistema viario triestino: a sua volta è prossimo alla quiescenza.

Ma lo switch dirigenziale prevede un’ulteriore casella, come si evince dal verbale di concertazione in video-conferenza datato 21 aprile 2020, natale di Roma. Il terzo ingegnere di questa lotteria, Luigi Fantini, friulano, 57 anni a settembre, uno degli ultimi acquisti del management municipale e finora incaricato dell’edilizia scolastica “superiori”, subentra a Cortese negli edifici scolastico-sportivi. Di fatto Fantini non abbandona alcuna postazione, poichè le scuole superiori, per le quali era stato reclutato un anno fa in previsione di una competenza comunale, restano in carico alla Regione Fvg.

Quindi, per farla breve, il Comune non deve fare ulteriore campagna acquisti e risparmia una paga. Anche se, per non penalizzare la minore pesatura del nuovo incarico, lascia a Cortese il compito di seguire la galleria Montebello-Foraggi e ne rafforza la “delega” alla Ferriera, conguagliando con 12.000 euro lordi fino al termine del Dipiazza 3° e il semestre successivo.

Caputi si è ritirato dal servizio venerdì 8 maggio, il giorno dopo aver compiuto 67 anni. Il curriculum documenta l’ingresso in Comune avvenuto 37 anni fa nell’agosto 1983, durante l’effimera giunta del listaiolo Deo Rossi, che durò da maggio a ottobre, quando divenne sindaco il democristiano Franco Richetti. Sembra sia passato un secolo. Laureato in ingegneria civile, Caputi assunse la direzione delle fognature e degli interventi per l’edilizia. All’Ambiente approdò nella primavera 1999 quando Riccardo Illy viveva il suo secondo mandato.

Ma la Triplice comunale non ha firmato il verbale di concertazione riguardante lo switch Cortese-Fantini. Alla video-conferenza erano presenti Angelo Ruggero Giglio (Cgil), Walter Giani (Cisl), Maurizio Petronio (Uil); la Direl, sindacato dei dirigenti, schierava Luigi Leonardi, attuale responsabile del Patrimonio, e Corina Sferco, indimenticabile ragioniere-capo della civica amministrazione. Per la parte datoriale Santi Terranova e il capo-personale Manuela Sartore.

I dirigenti hanno detto sì, chiedendo però di rivedere funzioni/pesature delle posizioni e sollecitando soluzioni per i colleghi a tempo determinato. Uil e Cisl hanno co-firmato una nota allegata al verbale, che contesta le modalità del valzerino dirigenziale, in quanto sarebbe bastato mantenere Cortese all’edilizia scolastico-sportiva e mettere Fantini all’Ambiente. Duro il giudizio di Maurizio Petronio (Uil) verso la gestione Terranova: «Molto reattiva quando si parla di dirigenti, assai meno quando si parla di lavoro “agile” non regolamentato, di orari serali protratti, di 100 euro di bonus Covid ancora non pagati alla Polizia Locale e al personale delle case di riposo». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo