Trieste, Mikeze e Jakeze perdono più di un colpo

Le due statuette (una copia) che battono le ore dell’orologio fanno le bizze Prima andavano di fretta, ora sono in ritardo. L’esperto: ingranaggio guasto
Foto Bruni 05.01.13 Mikez e Jakez:a S.Giusto e sul municipio di piazza Unità
Foto Bruni 05.01.13 Mikez e Jakez:a S.Giusto e sul municipio di piazza Unità

Ma che cosa sta succedendo a Mikeze e Jakeze? La domanda, come si dice in questi casi, sorge spontanea. Le due famosissime statue infatti, cui i triestini sono particolarmente legati, e che dal 1876 anni battono le ore dell’orologio, simbolo della città, posto in cima al palazzo del Comune, da qualche tempo a questa parte sembrano risentire dei segni del tempo che passa. Nel senso letterale del termine, visto che la loro proverbiale precisione pare ormai essere solo un lontano ricordo. Qualche settimana fa, ai più attenti, non sarà sfuggito il fatto che le lancette dell’orologio municipale viaggiassero talmente spedite da registrare quasi venti minuti di anticipo rispetto all’ora reale. Potete facilmente immaginare la sorpresa dei triestini e soprattutto dei turisti che passeggiando per Piazza Unità o sorseggiando comodamente un caffè seduti ai tavolini dei bar, erano pronti a sgranare gli occhi di fronte alla torre del Comune, per poi affrettarsi a confrontare l’ora con i propri orologi da polso, non senza accennare una smorfia di disappunto. Ma non mancavano nemmeno i sospiri di sollievo da parte di chi, pressato dagli impegni di lavoro, si trovava a transitare velocemente lungo il centro cittadino pensando di essere in grave ritardo, per poi accorgersi invece che aveva tutto il tempo a disposizione per arrivare puntuale all’appuntamento prefissato. Un problema che da lì a poco sembrava essere stato risolto, con le due amate statue in zinco fuso, (in realtà due copie che esattamente quarant’anni fa hanno sostituito le opere o riginali restaurate e conservate nell’Orto Lapidario sul Colle di San Giusto), che avevano ripreso ad eseguire il proprio lavoro con precisione certosina. Ed invece l’anno nuovo ha portato con sé una sgradita sorpresa: questa volta, al contrario, Mikeze e Jakeze, forse appesantiti dai brindisi delle feste, stanno arrancando e fanno fatica a tenere il ritmo giusto, perdendo ogni giorno secondi preziosi ed assestandosi, più o meno, ad decina di minuti in ritardo rispetto all’ora esatta. Un mistero sul quale cerca di far luce Luca Vitale, maestro orologiaio che da oltre dieci anni cura ogni battito dell’orologio del Comune, salendo con regolarità ad alta quota per controllare ed oliare il delicato sistema che segna il tempo della città. «Il problema riguarda un guasto ad uno degli ingranaggi del meccanismo - spiega Vitale, pronto ad accorrere nuovamente in soccorso del vecchio orologio dopo l’ennesima chiamata di emergenza -. Si tratta, per la precisione, di un cilindro in ottone che, non funzionando a dovere, provoca degli attriti e crea degli scompensi all’intero sistema, procurando ritardi o anticipi nello scoccare delle ore. Per il momento stiamo tamponando la situazione regolando di continuo il funzionamento, ma a breve provvederemo a cambiare il pezzo in questione, sostituendolo con uno nuovo di zecca costruito per l’occasione. Una operazione lunga e delicata che credo però riusciremo a completare entro il mese di febbraio». Nel frattempo, se alzando lo sguardo verso la torre del Municipio noterete qualcosa di strano, non preoccupatevi: sono soltanto Mikeze e Jakeze che, a seconda dell’umore di giornata, o vanno di fretta oppure hanno deciso di prendersela comoda.

Pierpaolo Pitich

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