Trieste, Microsoft sbarca in Area Science Park
TRIESTE Il colosso Microsoft si accinge a sbarcare a Trieste. Il matrimonio fra Area Science Park e Teorema Engineering sembra infatti destinato a dare nuovi frutti, con la benedizione del Comune e la collaborazione dell’Università degli studi del capoluogo regionale.
La Trieste città della scienza e della ricerca darà i natali a un distretto tecnologico dedicato all’innovazione: un’iniziativa, questa, che verrà presentata martedì primo marzo e che vedrà il prezioso contributo appunto della multinazionale americana Microsoft. Nel corso di una tavola rotonda che si svolgerà al Ridotto del Verdi, a partire dalle 11, vedrà la luce Tilt, acronimo di Teorema Incubation Lab Trieste.
Si tratta di un’alleanza strategica sul fronte tecnologico, un esempio concreto di integrazione tra pubblico e privato, attraverso il quale creare le condizioni ideali per lo sviluppo del primo distretto territoriale interamente dedicato alla ricerca e allo sviluppo nell’Information technology.
L’obiettivo dichiarato è di far nascere delle imprese innovative in questo specifico comparto e di farle gravitare da subito nell’orbita di Microsoft e di Teorema, permettendo loro di crescere all’interno di un “ecosistema” dove formazione, hardware e software permetteranno di ridurre al minimo il cosiddetto “time to market”, il tempo che intercorre fra l’ideazione di un prodotto e la sua effettiva commercializzazione.
Un aspetto, quello della contrazione dello spazio temporale, che risulta fondamentale se si vuole avere successo nel settore dell’Information technology.
Microsoft, insieme a Teorema, metterà a disposizione del progetto la propria tecnologia e la propria piattaforma informatica, in modo da far crescere nuove realtà imprenditoriali con una spiccata vocazione innovativa. In pratica, una decina di start up, vedrà la luce all’interno del polo scientifico di Padriciano.
Microsoft tenderà una mano a queste aziende, permettendo loro di crescere e di mettere radici, almeno fino a quando non saranno in grado di camminare con le proprie gambe. Esperienza e valori, quelli messi in campo dal colosso americano, ai quali il Comune, l’Area e l’ateneo giuliano aggiungeranno le proprie reti di relazioni e i propri spazi. Uno sforzo comune, questo, che porterà alla nascita di un vero e proprio incubatore di giovani talenti.
Trieste come la Silicon Valley. L’Area Science Park come lo Stanford Research Park, il parco tecnologico che negli anni Cinquanta è stato determinante per lo sviluppo del miracolo di Palo Alto. «Trieste con le sue caratteristiche di internazionalità e con la sua elevata qualità della vita - spiega il direttore generale di Area Science Park Stefano Casaleggi - è una delle città più interessanti nel panorama italiano ed europeo. Il nostro obiettivo è quello di generare nuove imprese e occasioni di sviluppo.
Tilt potrà dare un contributo molto importante per andare in questa direzione, anche grazie alla sinergia tra attori di primo piano quali Microsoft, il sistema delle università, della ricerca e quello di imprese come Teorema. In Area sappiamo bene che per favorire la nascita di start up, digitali e non solo, risulta determinante attrarre giovani e talentuosi innovatori».
Una visione, quella proposta da Casaleggi, che non può che trovare eco nelle parole del sindaco Roberto Cosolini. «Il sistema universitario e di ricerca triestino - così il primo cittadino - può diventare la migliore piattaforma di partenza per dei giovani potenziali imprenditori. L’amministrazione comunale si è imbarcata da subito in questo splendido progetto, nato da un incontro con l’imprenditore triestino Michele Balbi in occasione del Digital Day dello scorso anno».
È stato Balbi, nel 1998, a fondare Teorema. Oggi il gruppo occupa circa 120 persone in Italia e, pur affondando le radici nel territorio triestino, ha un quartier generale a Milano, una sede a Padova, ramificazioni in tutta Italia e ora guarda ai mercati internazionali. La scelta strategica di sviluppare competenze principalmente legate alle tecnologie Microsoft ne ha fatto uno dei principali partner della multinazionale americana. I parallelismi si sprecano, ma il profondo nord-est sembra poter ambire a diventare un piccolo angolo di California.
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