Trieste, massaggi da 300 euro3 arresti nel finto centro di bellezza

Prima il massaggio, poi il sesso. Il prezzo minimo era 100 euro, lievitava a 300 se il cliente voleva attorno al suo lettino due ragazze. L’alcova era in via Belpoggio 4, in un insospettabile istituto di bellezza. Tre gli arrestati
TRIESTE.
Prima il massaggio, poi il sesso. L’offerta era mascherata con nomi esotici come il body massage, il massaggio tantrico e quello a quattro mani. Il prezzo, compreso il «dessert» finale, da un minimo di 100 fino a 2-300 euro se un famelico cliente voleva attorno al suo lettino due ragazze pronte a soddisfare tutte le sue voglie.


L’alcova fino in via Belpoggio 4, un appartamento al primo piano di uno stabile dove ci sono studi professionali, agenzie di assicurazione e studi medici. A gestire l’attività di quella che altro non era che una casa di appuntamenti frequentata da professionisti e commercianti triestini era Elisabetta Svara, 40 anni: l’hanno arrestata i finanzieri della prima compagnia che le hanno notificato un ordine di custodia cautelare domiciliare richiesto dal pm Pietro Montrone e disposto dal gip.


Sempre ai domiciliari sono finiti Moreno Furlan, 50 anni, insospettabile impiegato della facoltà di medicina, ritenuto in affari con Elisabetta Svara e il convivente della titolare, Alessandro Viezzoli, 47 anni, che, come testimoniano le intercettazioni, è colui che ha inventato i vari tipi di massaggio preparando di volta in volta un pacchetto di offerte sempre più interessanti per la clientela della casa di appuntamenti.


L’indagine era iniziata nell’ottobre del 2008, quando era giunta alla Guardia di finanza una segnalazione dei condomini dello stabile di via Ginnastica 44. Gli abitanti avevano denunciato che un appartamento dell’immobile ufficialmente adibito a istituto di bellezza gestito da Elisabetta Svara, in realtà era una casa di appuntamenti. Dopo le proteste degli inquilini la donna aveva trasferito la propria attività in via Belpoggio 4, a pochi metri dalla farmacia.


Ma le indagini non si erano fermate. Anzi: gli investigatori erano riusciti a contattare una delle «dipendenti» di Elisabetta Svara che aveva confermato l’attività ma anche aveva anche spiegato che «su ”imposizione” del convivente Alessandro Viezzoli, la titolare aveva aumentato i prezzi, prevedendone uno più elevato per il ”massaggio tantrico” che includeva oltre alla masturbazione, baci e sfioramenti con la lingua su tutto il corpo del cliente».

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