Trieste, Marchetti e Della Valle dal giudice il 13 marzo

Fissata l’udienza per l’ex presidente, l’ex dg e i sindaci Pobega, Seriau e Raffaelli. Sono i cinque indagati per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio sul caso Coop
Foto BRUNI Trieste 27 05 2011 Torri d'Europa
Foto BRUNI Trieste 27 05 2011 Torri d'Europa

TRIESTE Il primo importante capitolo della complessa battaglia giudiziaria sul caso Coop operaie - che coinvolge complessivamente ben trentasei ex manager, accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta e falso in bilancio - sta per essere scritto.

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Foto Bruni 22.10.14 Supermercato Coop delle Torri Europa

La Sezione gip del Tribunale ha fissato infatti l’udienza preliminare a carico dell’ex presidente Livio Marchetti, dell’ex direttore generale Pierpaolo Della Valle e dei tre ex sindaci Rodolfo Pobega, Tiziana Seriau e Michela Raffaelli. L’udienza, davanti al giudice Laura Barresi, è in programma il 13 marzo alle 9.

Marchetti, Della Valle, Pobega, Seriau e Raffaelli sono gli unici indagati per i quali i pubblici ministeri Federico Frezza e Matteo Tripani hanno chiesto, a fine 2016, il rinvio a giudizio, mentre per tutti gli altri se ne parlerà il 2 marzo davanti al gip Guido Patriarchi, quando andrà in scena invece l’udienza in cui sarà discussa preliminarmente l’opposizione alla richiesta dei pm di archiviazione delle loro posizioni, presentata dall’avvocato Stefano Alunni Barbarossa per conto del centinaio di soci risparmiatori che nel 2015 avevano presentato il famoso esposto contro i presunti responsabili del cosiddetto “risparmio tradito”.

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Come si comporteranno i difensori dei cinque per i quali la Procura chiede il rinvio a giudizio? Punteranno al proscioglimento, imboccheranno la strada del rito abbreviato o del patteggiamento? Tutto da decidere.

«Va ricordato che stiamo parlando di una vicenda molto complicata - puntualizza l’avvocato dell’ex presidente Marchetti, Alfredo Antonini - ma comunque prassi vuole che alla prima udienza si prendano in qualche modo le misure. Intendo dire, in particolare, che si vede chi c’è e chi non c’è. Si costituiscono le parti e si cominciano i primi contatti.

Dopodiché - precisa - il professor Antonini - ci sarà un rinvio e nello sviluppo dell’udienza preliminare, che generalmente prende corpo in più momenti, si stabilirà che rito seguire.

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Foto Bruni 22.10.14 Supermercato Coop delle Torri Europa

Premesso questo da parte nostra non domanderemo alcun rito alternativo. Lo dico con assolta prudenza, naturalmente. Questo perché noi puntiamo alla piena assoluzione e, prima ancora, a un pronunciamento di “non luogo a procedere”.

Ma - avverte Antonini - la questione è veramente così complicata che qualunque affermazione particolareggiata, in questa fase, sarebbe fuori luogo. Altro non si può aggiungere, al momento, poiché è necessario che il procedimento prenda corpo e si plasmi. Teniamo conto, inoltre, che ci sono migliaia di fogli, documenti e quant’altro depositati dai pm, alcuni dei quali di grande complessità come ad esempio perizie ed altre valutazioni».

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L’avvocato dell’ex presidente si riferisce anche ai bilanci da esaminare. “Io difendo il dottor Marchetti - precisa ancora Antonini - e per la conoscenza dei fatti che risalgono ad anni fa sono assolutamente tranquillo della sua totale onestà nella gestione dell’incarico nelle Cooperative. E dell’insussistenza di qualsiasi ipotesi di disonestà che caratterizza l’imputazione di bancarotta».

La controparte, nel frattempo, attende le mosse. L’avvocato Alunni Barbarossa è netto: «Noi vorremmo che il processo fosse unico, cioè non soltanto limitato ai cinque, ma con tutti i soggetti coinvolti. Comunque compete ai difensori degli indagati la scelta del rito e di come condurre la difesa. Staremo a vedere».

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