Trieste, lutto nel mondo della vela: è morto Giorgio Brezich
L’annuncio addolorato della società Triestina della Vela: «Il nostro Commodoro è salpato per un altro mare»

Giorgio Brezich, Commodoro della Triestina della vela «è salpato per un altro mare». L’annuncio della morte è stata fatta mercoledì in tarda serata dalla società velica con un messaggio di profondo dolore: «Questa è una pagina che noi della Vela non avremmo mai voluto scrivere».
Figlio della Sacchetta
Figlio della Sacchetta, dove ha vissuto fin da bambino, tanto da sembrare a tratti uscito dalle pagine de L’onda dell’incrociatore di Quarantotti Gambini. La Sacchettà sarà il suo regno e le barche la sua passione per tutta la vita. Inizia da bambino, a sei anni, come prodiere sui beccaccini. Con la sua solita modestia affermava che non fu per bravura, ma solamente perchè era un peso piuma. La prima regata da timoniere la corse su una Jole olimpica la Luisella del professor Bruno Cadalbert. La sua passione, sarà per la classe Snipe, l’esordio sul Quarner che apparteneva alla Triestina della Vela. Vince il suo primo Campionato italiano juniores Snipe nel 1957 a Riva del Garda con Franco Ostoich, suo prodiere su Bon II. Nel 1957 Giorgio vara il Barbanera I, costruito dal padre Aldo Brezich, su progetto di Giuseppe Fabian, carpentiere capo del Cantiere Navalgiuliano a Porto Lido. Con questa barca Brezich e Ostoich vincono altri due Campionati Juniores nel 1959 e nel 1960. Seguiranno Barbanera II nel 1960, Barbanera III nel 1963, disegnato da D’Isiot e costruito in okoume dal padre di Giorgio e Barbanera IV nel 1966. Con queste barche Brezich vince il Campionato italiano assoluto nel 1967, 1970 e 1973 con Giorgio Ferin. Nel 1972 vince il Campionato Sud Europeo con Roberto Vencato e nel 1973 il Campionato del Mediterraneo con Sergio Morin. Nel 1976 vince il Campionato Mondiale a squadre nazionali Half Ton Cup su Balanzone con Degrassi, Fonda, Pieri e Ferro.
La prima barca
Nel 1973, sempre attento alle innovazioni, compra la prima barca in vetroresina uno Skipper, cui seguiranno alcuni Lillia e infine i Persson. Con queste barche in vetroresina Giorgio continua la sua rotta vincente ai Campionati italiani nel 1974, 1976 e 1978 con Piero Napp, nel 1979 e 1981 con Marco Penso e nel 2000 con Lucio Penso. Brezich sarà ancora vincente nei Campionati Italiani nel 1994 con Gianpaolo Bisso, nel 1995 e nel 1996 con Enrico Michel, nel 1999, nel 2000, nel 2001 e nel 2003 con Lucio Penso. Nel 2007 vince il Campionato Europeo Master con Stefano Longhi.

Una vita alla Triestina della Vela
Da sempre socio della Triestina della Vela, è stato Direttore Sportivo, ha ricoperto la carica di Presidente del Collegio dei Probiviri dal 1994 al 1996, vice Presidente dal 1989 al 1991 ed è stato Presidente della STV dal 2004 al 2009. Nel frattempo è stato attivo anche nella FIV come Presidente della XIII Zona dal 2004 al 2012, oltre ad essere stato anche UdR. Nel 2011 l’Assemblea dei soci della Triestina della Vela lo nomina per acclamazione Commodoro.
Dal 1988 per sette anni è stato Segretario nazionale della classe Snipe e nel Board of Governors della SCIRA internazionale dove ha ricoperto pure il ruolo di Commodoro nel 1996. Sul numero di gennaio 1996 dello Snipe Bulletin, ha scritto: “E’ un grande onore e un piacere essere eletto in un ruolo così importante nell’organizzazione della Classe Snipe. (…) Inoltre, il 1996 sarà il 50° anniversario dell’inizio della mia carriera velica sullo Snipe, poiché ho iniziato a sei anni ed è una fantastica coincidenza essere Commodoro quest’anno! L’essere stato coinvolto nella classe per così tanto tempo significa che ho visto personalmente l’evoluzione delle barche, delle attrezzature e delle vele. Io credo nell’evoluzione senza una traumatica rivoluzione. Lo Snipe deve mantenere la sua filosofia, ma accettare la tecnologia del momento. Selezionando con attenzione le innovazioni manterremo lo Snipe sempre aggiornato e attrattivo per i migliori campioni e per gli equipaggi familiari che sono il cuore della nostra Classe.”
Presidente del Comitato delle regole
Dal 1997 al 2012 è stato Presidente del Comitato delle regole (Chairman of the Rules Committee), vigilando sulle regole di classe con estrema competenza e rigore. Sempre presente agli eventi internazionali, ha tenuto seminari e workshop sulle tecniche delle operazioni di stazza a San Diego, Santiago de la Ribera, Punta del Este, Porto, Rungsted e in altri luoghi. Ciò ha notevolmente aiutato la classe a unificare le tecniche di stazza in tutto il mondo. Grazie al suo duro lavoro, le regole di Classe sono state aggiornate e rese più chiare. L’ultima bozza del Rule Book è l’ultimo regalo di Giorgio e dei suoi colleghi del Rules Committee.
Il ritiro dalle regate

Giorgio Brezich si è ritirato dalle regate in Snipe nel 2010, ma ha continuato la sua attività nello SCIRA Board of Governors fino al 2012 e anche dopo come stazzatore. Ha seguito attivamente la Classe Snipe ed è stato un’inesauribile fonte di consigli grazie alla sua esperienza e competenza tecnica. Nel 2013 vara il dragone Un Sogno, pensata e costruita amorevolmente in ogni dettaglio. Usciva a bordeggiare quasi ogni giorno in solitaria ed era uno spettacolo vederlo manovrare a vela con maestria ed eleganza. Un Sogno è la sua ventitreesima barca.
La festa dell’ottantesimo compleanno
Nel 2020 ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno tra gli SCIRA Hall of Fame. La Snipe Class International Racing Association Hall of Fame premia le persone che hanno dato un contributo eccezionale alla classe Snipe e alle competizioni Snipe. Un grande onore per Giorgio, per la sua storia di atleta, marinaio e tecnico, ma anche per tutta la Classe italiana e per la Triestina della Vela. Alcuni anni fa Giorgio Brezich ha condiviso con alcuni soci, le bozze di un suo scritto intitolato La mia vita e le barche, circa duecento pagine ricchissime di ricordi, dati, storia della vela e testimonianze di una vita trascorsa in mare e per il mare. Un estratto di questo documento è stato inserito nel libro Il Romanzo della Vela che è stato realizzato nel 2023, anno del centenario della STV.
Un grande uomo e un atleta
«Ci è sembrato quanto mai opportuno estrarre dal suo incredibile documento alcune delle pagine più vive e importanti per tratteggiare oltre che la figura di questo grandissimo uomo, atleta, socio e dirigente della STV – scrive la Triestina della Vela – anche lo spirito che ha animato e anima la vita e la storia del nostro Circolo. Da queste sue pagine, cogliamo l’entusiasmo e l’amore per il mare e la vela, la curiosità, la voglia di sperimentare nuovi materiali, vele e attrezzature in uno momento storico particolare in cui lo sport della vela usciva dall’appannaggio di un’esclusiva classe sociale e diventava popolare. Entriamo con lui in un mondo dove alberga l’agonismo sano, fatto di valori e principi che sono stati alla base del nostro vivere sociale».
Giorgio Brezich lascia l’amata moglie Plinia, a cui ha dedicato molte sue barche. I soci della Triestina della Vela si stringono intorno a lei e ai suoi cari.
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