Trieste, l’ora delle bici nelle vie Mazzini e Imbriani

TRIESTE Prima le bici e poi i pedoni. Via Mazzini prova con le due ruote. Il Piano del Traffico di Trieste, in attesa della sua completa attuazione, procede intanto “a pedali”. Tra qualche settimana sarà possibile percorrere in bicicletta le corsie bus di via Mazzini e via Imbriani. Il tempo di predisporre la segnaletica stradale verticale e orizzontale.L’ordinativo dei cartelli è già partito.
Il 9 ottobre il Comune ha licenziato l’attesa ordinanza nata su richiesta dell’associazione di ciclisti urbani Fiab Ulisse. «L’amministrazione comunale è intenzionata a introdurre lungo la via Mazzini - piazza Repubblica e la via Imbriani, strade riservate al Trasporto pubblico locale, un’ulteriore deroga al vigente divieto di transito per consentire il passaggio dei velocipedi». E così sarà. Il 2 ottobre scorso la Trieste Trasporti, attuale gestore del trasporto pubblico ha espresso parere favorevole sul transito dei velocipedi «con la raccomandazione di intensificare i controlli su questi assi viari al fine di far rispettare rigorosamente le regole vigenti in tema di circolazione dei velocipedi di sosta dei mezzi adibiti alle operazioni di carico/scarico delle merci». L’ordinanza modifica, infatti, su richiesta delle categorie economiche (commercianti in primis) gli orari di carico e scarico merci in via Mazzini, piazza Repubblica e via Imbriani.
I nuovi orari sono 5.30-9.30 e 13.30-15,30. «È un passo avanti atteso da tempo per il piano del traffico nella direzione della mobilità sostenibile. L’importante è che ora tutti si impegnino a rispettare le regole», ripete l’assessore alla Mobilità Elena Marchigiani, la “mamma” del Piano del traffico e ispiratrice del sistema ciclabile “Pi Greco”. «Era giusto - spiega l’assessore comunale - dare finalmente cittadinanza ai ciclisti in via Mazzini e in via Imbriani. Si tratta di anticipare delle linee del Piano del traffico. Inoltre siamo riusciti a definire le fasce orarie di scarico e carico delle merci».
Il Piano del traffico, insomma, procede lento ma inesorabile. Il provvedimento prevede l’istituzione del divieto di sosta e di fermata a carattere permanente per tutti i veicoli sul lato dei civici dispari nel tratto di via San Spiridione compreso tra via Genova e piazza Sant’Antonio (i mezzi presenti in sosta abusiva nella zona di divieto saranno rimossi d’autorità).
Ma non basta. Il provvedimento prevede anche l’istituzione di un’area di parcheggio riservata alla sosta dei ciclomotori a due ruote e dei motocicli ubicata sul lato dei numeri civici dispari nel tratto compreso tra via San Nicolò e via Genova. «Anche chi va in bicicletta ha dei diritti, ma deve rispettare anche le regole del codice della strada. E un impegno che abbiamo preso reciprocamente», specifica Marchigiani.
I ciclisti sono molto soddisfatti. Avevano chiesto via Mazzini e hanno ottenuto anche via Imbriani. Federico Zadnich, responsabile mobilità urbana di Fiab Ulisse Trieste, aveva commentato con soddisfazione questa scelta dell’amministrazione comuanle: «Le due vie oggetto di questo provvedimento fanno parte della rete ciclabile “Pi Greco” prevista dal nuovo Piano del traffico. Via Mazzini e via Imbriani, assieme a viale XX settembre e alla già progettata ciclabile di via Giulia, saranno il primo asse ciclabile della città collegando le Rive con il quartiere di San Giovanni. Sarà ora importante dare a tutto questo asse continuità e riconoscibilità per garantire a chi si muove in bici un percorso sicuro, comodo e veloce».
È già disponibile un decalogo con i comportamenti che tutti gli utenti della strada dovrebbero rispettare per una positiva e sicura convivenza. «Pedalare nella corsia bus di via Mazzini è di gran lunga più sicuro che farlo tra furgoni, motorini e auto in Corso Italia», sostenevano i dirigenti di Fiab Trieste Ulisse. Provvedimenti di apertura delle corsie dei bus alle bici sono molti diffusi in Europa e anche in Italia, dove sono già applicati in 14 città tra cui Udine, Bologna e Siena. E via Mazzini aperta a breve alle bicilette è un primo passo anche per l’avvio del sistema di “Bike Sharing”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo