Trieste, l’insegna Hilton sul nuovo hotel ricavato all’ex Ras
Campeggerà il marchio “DoubleTree by Hilton” nel biglietto da visita dell’hotel di lusso che sorgerà all’interno dell’ex palazzo Ras in piazza Repubblica. Adesso, esaurita una complessa fase preparatoria, l’operazione si delinea nella sua chiarezza contrattuale: la proprietà dell’edificio, progettato da Ruggero e Arduino Berlam agli inizi del Novecento, resterà ad Allianz, che ne ha finanziato la riqualificazione. Il gruppo veneto Hnh si farà carico invece della gestione dell’albergo, pagando la locazione alla compagnia assicurativa e le royalties al marchio dell’hotellerie internazionale. Marchio con cui, appunto, si è definito un accordo di franchising. Personale di Hnh sta già operando all’interno del cantiere aperto dalla trevigiana Carron.
Il “doppio albero” è il simbolo di una catena americana che fa parte di Hilton Wordlwide. Il ramo, che ha esordito nel 1969 in Arizona, negli ultimi dieci anni ha registrato un notevole sviluppo. In Italia il brand firma strutture alberghiere a Milano, a Mogliano Veneto, a Olbia.
Luca Boccato è l’amministratore delegato di Hnh, un gruppo a marcata impronta familiare giunto alla terza generazione imprenditoriale: «Ha iniziato nonno Angelo - spieha il manager -, ha proseguito papà Loris che adesso presiede la società». La base di partenza è Jesolo, dove sorse il primo albergo dei dodici che oggi compongono la catena Hnh.
«Abbiamo scelto di venire a Trieste - spiega Boccato - perchè è un capoluogo di regione, perchè è sede di importanti aziende, perchè riteniamo possa avere un interessante sviluppo turistico. Al momento sulla piazza c’è disequilibrio tra domanda e offerta a livello di industria dell’ospitalità, cercheremo di cogliere questa opportunità».
Un mix che ha convinto la “gens” Boccato a percorrere 150 chilometri verso Est per un’esperienza gestionale che si preannuncia interessante: «Le camere sono 125, i posti letto 250. L’albergo si articolerà su quattro piani cui s’aggiunge il pianoterra. Un immobile da 8 mila metri quadrati, dal quale saranno ricavate stanze con una ampiezza di 25 mq, che evidenzia la qualità del recupero e della riconversione». Il ristorante interno è una ricorrente del gruppo, come la “spa” che sarà allestita all’ultimo piano. «Dobbiamo ancora decidere se aprire il centro benessere alla clientela esterna», puntualizza ancora l’amministratore delegato. Al primo piano, invece, si organizzerà l’area convegnistica, capace di accogliere un centinaio di ospiti seduti.
La carenza di parcheggio in superficie vincola Hnh a concludere convenzioni con i gestori di parking. Positiva - a giudizio di Boccato - la compresenza di Coin nell’imponente quadrilatero della costruzione disegnata dai Berlam: «Un importante e solido gruppo della grande distribuzione è un vicino di casa gradito».
Ma la famiglia Boccato ha ambizioni che trascendono i confini del Nordest. Gli 8 milioni, investiti dal “private equity” Siparex, sono un buon propellente per guardare anche verso le mete nelle città d’arte, come Firenze e Roma, e verso le località turistiche di richiamo nel Mezzogiorno.
Soddisfatti per l’operazione avviata anche i vertici di Allianz. «Abbiamo voluto dare lustro al nostro prestigioso palazzo di piazza della Repubblica, testimoniando ancora una volta il nostro interesse per la valorizzazione del centro storico della città - commenta Klaus-Peter Roehler, amministratore delegato di Allianz Italia -. La trasformazione dell’edificio in un hotel della catena Hilton sarà occasione di ulteriore sviluppo per Trieste, già così attrattiva ed elegante». «Siamo orgogliosi di aver concretizzato questo progetto di grande rilievo per il nostro portafoglio immobiliare in gestione - ha aggiunto Mauro Montagner, amministratore delegato di Allianz Real Estate Southern Europe -. Trieste potrà riavrà presto uno dei suoi palazzi più prestigiosi nel massimo dello splendore».
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