Trieste: l’Immaginario conquista Porto vecchio
TRIESTE Via libera da Roma per l’Immaginario Scientifico al Magazzino 26 del Porto vecchio. L’ok è arrivato ieri dopo il sopralluogo triestino di Roberto Defez, componente del Comitato tecnico-scientifico del Dipartimento per la Formazione superiore e per la Ricerca del Miur.
Il rappresentante ministeriale è stato accolto dagli assessori comunali alla Cultura e al Bilancio Giorgio Rossi e ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, alla presenza della stessa direttrice dell'Immaginario Scientifico (che attualmente a sede a Grignano) Serena Mizzan e del presidente della Fondazione internazionale Trieste per il Progresso e la libertà delle scienze, Stefano Fantoni.
«Incontro molto soddisfacente - ha commentato Rossi al termine - su 3mila metri quadrati del 26 troverà finalmente collocazione l’Immaginario scientifico». «Il sopralluogo - rileva una nota del Comune - ha messo in evidenza una serie di impressioni molto positive da parte del rappresentante del Miur che ha espresso ampio favore in merito alla proposta e all'impostazione di fondo delineata dal Comune quanto all'inserimento dell'Immaginario nello storico magazzino; proposta e impostazione condivise anche dai vertici dell'Immaginario. Al termine si è concordato di stilare un cronoprogramma operativo degli interventi da realizzare che verrà trasmesso quanto prima al Ministero per l'approvazione».
In relazione all’ispezione, Rossi ha anche ricordato come l'amministrazione precedente ritenesse invece di insediare l'Immaginario all'ex Centro Meccanografico di riva Ottaviano Augusto, ma ha rivendicato la congruità e il maggior valore della nuova collocazione proprio nella prospettiva della realizzazione del previsto “Grande attrattore culturale transfrontaliero” del Porto vecchio di Trieste.
«In questo modo - ha osservato l’assessore - anche l'Immaginario Scientifico potrà apportare il suo prezioso e peculiare contributo alla costituzione di un nuovo e più organico Polo culturale che avrà sede in Porto vecchio e che dovrà accogliere anche alcuni istituti museali comunali, diventando di fatto quell'ampio e più volte prospettato Museo della Città in grado di esercitare una forte capacità di attrazione di flussi turistici a prevalente caratterizzazione “culturale”. Ciò anche grazie - ha aggiunto - agli ampi spazi di parcheggio per bus che si renderanno disponibili e ai possibili collegamenti diretti, anche via mare, con altre pregiate “location” culturali-turistiche quali il Parco di Miramare e il Castello di San Giusto».
L’Immaginario scientifico dunque cambia nuovamente indirizzo assieme ai 400mila euro ottenuti dal Miur già nel giugno 2013. Il primo trasloco sarebbe dovuto avvenire nel 2014 al Salone degli incanti, quindi era stato previsto per il 2017 all’ex Meccanografico in Riva Ottaviano Augusto. È da sperare che la terza ipotesi sia quella buona.
Data l’enormità dello spazio, al 26 avrebbe forse potuto coesistere con l’Icgeb, l’Istitutdo di ingegneria genetica e biotecnologia per il quale l’ex amministrazione Cosolini aveva previsto la nuova sede proprio nel Magazzino 26. «Ma è stato lo stesso ministero - aveva affermato Rossi con un annuncio che ha innescato polemiche - a cassare i 12 milioni previsti per questo trasloco».
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