Trieste Libera: «No al riuso del Porto vecchio, faremo volantinaggio»

Il vicepresidente Giombi: «Nessuna contrapposizione frontale»
Foto BRUNI TRieste 16.09.12 manifestazione con alza bandiera sul Molo Audace di Trieste Libera
Foto BRUNI TRieste 16.09.12 manifestazione con alza bandiera sul Molo Audace di Trieste Libera

«Nessuna contrapposizione frontale», per usare le parole del vicepresidente Alessandro Giombi. Ma una presenza con distribuzione di volantini, che facciano il punto sui temi portati avanti quotidianamente con una presenza sempre più costante e partecipata anche sui social network, inclusi gli interventi sulla pagina Facebook del Piccolo. Il movimento Trieste Libera sarà presente sabato in Porto Vecchio, in contemporanea con la passeggiata pro-riuso lanciata dal sindaco Roberto Cosolini e di cui evidentemente il movimento non condivide i contenuti: nessuna contro-manifestazione ma «la via scelta dovrebbe essere quella del volantinaggio», conferma Giombi.

La posizione di Trieste Libera sulla questione Porto Vecchio, che peraltro per il movimento resta Porto franco nord del Porto Libero di Trieste, viene ribadita una volta di più da Giombi: «Il 25% della ricchezza mondiale - afferma - arriva dalle zone franche come quelle di Trieste. Non si capisce perché con i fondali che ha l’area questa non possa essere utilizzata per le sue funzioni portuali. Vi avrebbero già potuto trovare sede varie ragioni sociali, incluse aziende della cantieristica di lusso. È un mistero il perché in passato investitori dagli Emirati arabi non siano stati ricevuti, mentre i coreani dopo tre mesi si siano stufati di attendere». Stasera alle 20, come annunciato sul sito del movimento (triestelibera.org), si terrà alla sala conferenze della Cooperativa 2010 in via Colombara di Vignano 3 a Muggia l’assemblea degli aderenti, in cui saranno definiti i dettagli dell’iniziativa prevista per sabato. Trieste Libera non accetta la sovranità italiana sulla città: si richiama e fa riferimento infatti al Trattato di pace di Parigi del 1947 e all’istituzione del Territorio libero di Trieste, chiedendo che i contenuti siano riconosciuti dall’Italia. «Non lo diciamo noi, anche il commissario europeo Algirdas Šemeta il 7 agosto scorso - ricorda Giombi - ha parlato di Tlt in merito al Porto franco di Trieste».

Sarà presente sabato «dall’altra parte rispetto al sindaco» anche il consigliere comunale dei grillini Paolo Menis: «Condivido con Trieste Libera la difesa del Porto franco, non le idee sul Tlt», spiega Menis. (m.u.)

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