Trieste, l’ex Fiera diventa austriaca. Il passaggio tra sette giorni
TRIESTE La fiera è a un passo dalla cessione vera e propria. La struttura di Montebello, da tempo in stato di degrado e abbandono, a fine mese sarà venduta alla società austriaca che in primavera si è aggiudicata l’immobile: è la Mid Holding, una grossa realtà attiva nel mercato immobiliare con sede a Klagenfurt. Il comprensorio era stato messo all’asta dal Comune di Trieste a inizio aprile.
L’appuntamento a Trieste, dal notaio, è fissato esattamente per mercoledì 30 agosto. «La firma del rogito avverrà quel giorno – conferma l’assessore comunale al Commercio Lorenzo Giorgi – penso proprio che stapperemo lo spumante, perché stiamo parlando di un fatto importante per la città».
La Mid, che per questa operazione ha costituito una società ad hoc con sede in Italia, acquisirà la proprietà per un totale di 12 milioni e 318, 44 euro: 2 milioni in più rispetto alle valutazioni iniziali stimate dall’amministrazione municipale. Il valore immobiliare dell’ex fiera è cresciuto grazie alle modifiche urbanistiche apportate al Piano regolatore del Comune.
«Ho alzato la base d’asta – sottolinea Giorgi – e l’ho fatto anche se in molti credevano che non sarei mai riuscito a trovare un acquirente. Ho detto a tutti di aver fede e questo è il risultato».
La firma del contratto di vendita dell’intero complesso era stata annunciata, nei mesi scorsi, proprio per l’estate. Adesso tutto è praticamente pronto. «Direi di sì – aggiunge l’assessore – siamo veramente agli sgoccioli. Oltretutto, va detto, il Comune otterrà un assegno da 12 milioni di euro».
L’iter era stato avviato nel corso del 2016 dallo stesso Giorgi con la rivalutazione del valore dell’immobile; poi si è passati all’asta, quindi alla vendita e all’incasso. «Nell’arco di nove mesi – rileva ancora l’esponente della giunta Dipiazza – siamo riusciti a concludere l’affare».
Una parte della cifra, fa notare l’assessore, sarà utilizzata per saldare i debiti pari a circa 6 milioni di euro: pagamenti ancora pendenti con Acegas, Estenergy e altri fornitori della vecchia gestione della Fiera spa. Circa 4 milioni di euro, come già previsto dai bilanci della giunta Dipiazza, saranno invece investiti per opere pubbliche. «Ma ciò che conta è che quell’area adesso potrà essere riqualificata», evidenzia Giorgi.
Il progetto edilizio, che probabilmente deve essere ancora elaborato fino in fondo, non è stato svelato nei dettagli. Ma stando alle indicazioni del Piano regolatore, la zona prevede abitazioni, aree commerciali, alberghi e parcheggi.
D’altra parte, la Mid Holding opera abitualmente nella realizzazione di grandi centri commerciali: al gruppo, che conta un’esperienza decennale nel mercato immobiliare, si devono analoghe operazioni in Ungheria, Croazia e Slovenia. La società, tra l’altro, ha costruito anche l’enorme centro commerciale “Qlandia” di Maribor e di Nova Goriza.
In ogni caso, nei prossimi mesi i residenti del rione di Montebello devono aspettarsi un cantiere da 20 mila metri quadrati, compresi tra piazzale De Gasperi, via Rossetti, via Revoltella e via Sette Fontane. Di questi, ben 7. 160 sono scoperti, per un volume fabbricabile di 108 mila metri cubi.
Il comprensorio di Montebello era finora di proprietà della Fiera spa: i due terzi dell’area afferivano alla società e un terzo direttamente al Comune. Dal punto vista delle quote sociali, la “spa” è partecipata dal Comune per il 25, 50% (765 mila euro), dalla Camera di commercio per una quota analoga e dalla Provincia per il 24, 95% (748 mila euro). Gli imprenditori austriaci sono comunque già approdati in più di un’occasione a Trieste per un sopralluogo del sito.
La prima visita ufficiale nel comprensorio, con il titolare della società Walter Moser e un gruppo di progettisti, era avvenuta a fine aprile a pochi giorni dall’acquisizione all’asta. Allora, i rappresentanti della holding erano stati accompagnati dal direttore dell’Area Servizi di Amministrazione del Comune, Walter Cossutta, e dal direttore del Servizio Gestione e Controllo Demanio e Patrimonio Immobiliare, l’ingegner Alberto Mian.
Si era trattato di una visita di carattere sostanzialmente tecnico per sondare l’area anche in relazione al traffico della zona e alle connessioni con i trasporti pubblici, in modo da valutare le soluzioni più consone per la viabilità all’interno degli spazi attualmente per buona parte in disuso. Ci vorrà un anno e mezzo, grosso modo, per chiudere i lavori.
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