Trieste, le paghe dei manager comunali Il vice supera il segretario generale: primo con 165mila euro

In venti sopra i centomila euro annui. Bonus al ribasso per questioni interpretative della legge: paghe meno alte del 2011
Foto Bruni 05.01.13 Mikez e Jakez:a S.Giusto e sul municipio di piazza Unità
Foto Bruni 05.01.13 Mikez e Jakez:a S.Giusto e sul municipio di piazza Unità

Portano a casa una paga che, minoranze meritevoli e/o fortunate a parte, a tutti piacerebbe vedersi riconoscere. Stavolta, però, proprio a loro stessi, si può presumere, quella paga, pur restando decisamente (eufemismo) al di sopra della media, piacerà un po’ meno. Perché, anziché crescere fisiologicamente in scia al paniere della spesa, quella paga - che è, nello specifico, la paga dei manager della macchina burocratica comunale - nella stragrande maggioranza dei casi si rivela meno ricca da un anno all’altro.

Stando, in effetti, ai dati sulle retribuzioni lorde del 2012 destinati dall’amministrazione cittadina ai propri dirigenti - dati resi noti giovedì nella loro completezza dagli uffici del Municipio su input del vicesindaco e assessore alla Trasparenza Fabiana Martini - ciò che balza all’occhio più di ogni altra cosa (come si può vedere anche dalla tabella qui sopra, ndr) è la generale riduzione dei compensi su base annua rispetto al 2011, che si ripete con una frequenza attorno al 75%.

Sia chiaro: non è mica che i contratti dei manager siano stati depotenziati, anche se neppure indicizzati, se è vero che da un anno all’altro, così dicono le varie voci che contribuiscono a fare il totale di una paga, sia gli stipendi tabellari di base che le indennità di ruolo si mostrano uguali. La differenza la fa tutta l’abbassamento complessivo, al di là delle cosiddette retribuzioni accessorie, delle retribuzioni di risultato. Banalizzando: i premi di produzione. Questione - si narra a palazzo - di delicate interpretazioni di norme nazionali che proprio per il 2012, anno successivo a diversi pensionamenti e riorganizzazioni interne, hanno ridotto sostanzialmente l’entità dell’apposito fondo globale di produttività dei dirigenti. Un fondo che dovrebbe riallinearsi, già col 2013, alle disponibilità di due anni prima.

Che il calcolo non fosse ordinario come da prassi consolidata lo si è capito dal fatto che, alla sezione “trasparenza” del portale del Comune, la lista delle paghe lorde annuali del 2012 era uscita da mesi, ma con la colonna dedicata ai premi di produzione vuota, e un asterisco di rimando al «completamento della procedura di valutazione».

Detto questo, che costituisce comunque la vera novità rispetto al passato, veniamo (e badiamo) al sodo. Dall’uscita di scena del potentissimo Santi Terranova, il segretario generale di Dipiazza che per un certo periodo era stato contemporaneamente pure direttore generale e capo di gabinetto, il manager più ricco di Palazzo Cheba si conferma il vicesegretario generale, nonché direttore dell’area Cultura e sport, Fabio Lorenzut: 165mila euro, diecimila meno del 2011. Il vice dunque supera il segretario generale in carica, Filomena Falabella, al secondo posto con quasi 156mila euro a fronte dei soli 33mila messi in tasca l’anno precedente poiché arrivata proprio sul finire del 2011 al posto di Terranova.

Terzo, nella classifica dei manager più pagati del Comune, si piazza Walter Cossutta, l’attuale direttore d’area dei Servizi amministrativi, con 153mila euro: è uno dei pochi (si legga l’articolo qui sotto, ndr) ad aver incrementato, e sensibilmente, a seguito di un cambio di mansioni che di fatto è un avanzamento di carriera, il proprio stipendio complessivo rispetto all’anno prima, quando si era portato a casa 125mila euro. Lorenzut, Falabella e Cossutta - tra indennità per la delicatezza del ruolo, anzianità, premi e bonus accessori legati al ruolo medesimo o a qualche mansione ad interim svolta nell’anno preso in considerazione - sono i soli a superare i 150mila lordi. Un’elite. La punta di una piramide che s’allarga, eccome, se come soglia si individuano invece i centomila tondi. In questo caso i dirigenti con una retribuzione superiore a tale soglia sono venti, il 54%. Il rimanente 46% è ingrossato in particolare dai titolari di incarichi (e non ruoli) dirigenziali oltre che da una piccola schiera di manager usciti (l’architetto Carlo Nicotra e la storica responsabile dei Servizi sociali Ada Murkovic soprattutto) e/o entrati in servizio ad anno in corso. Giovanni Svara, ad esempio, fatto capo del servizio di Edilizia scolastica e sportiva a fine 2012, chiude la lista con 27mila euro.

@PierRaub

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