Trieste: l’Authority regala i masegni al Comune

I blocchi di arenaria rimossi in Porto Vecchio e poi stoccati nel terrapieno di Barcola saranno usati per piazza Ponterosso
Lasorte Trieste 02/04/15 - Via Torino lato Ponte Curto, Ponterosso, Lavori
Lasorte Trieste 02/04/15 - Via Torino lato Ponte Curto, Ponterosso, Lavori

TRIESTE Nell’età d’oro delle ideologie esistevano i soccorsi rossi o tricolori. Oggi scattano i soccorsi portuali: il Comune di Trieste deve ripavimentare Ponterosso, il suo deposito ha una dotazione di masegni insufficiente alla bisogna, interviene allora l’Autorità portuale che, gratis, consegnerà al Municipio 1200 metri quadrati di “materiale lapideo”.

Nel tradizionale meeting giuntale del lunedì meriggio, in data 29 giugno, l’esecutivo Cosolini ha concesso il nihil obstat a una delibera accompagnata dall'assessore Andrea Dapretto, assessore ai Lavori pubblici. Non è la prima volta che l’amministrazione portuale approvvigiona di masegni il carente magazzino comunale, tant’è che la delibera richiama una precedente convenzione stipulata nel settembre 2010 tra i due pubblici contraenti.

La nuova convenzione - spiega Dapretto - dovrebbe essere sottoscritta già la prossima settimana, in modo da accelerare l’effettiva dazione dell’utile e gradito cadeau: «Se possibile - rifinisce l’assessore - entro la fine del mese». Movimentazione, trasporto, eventuali spese di registrazione sono a carico del destinatario municipale.

Pavimentazione storica di pregio è la sequenza lessicale riportato dalla delibera che ha autorizzato la convenzione. A giudizio di Dapretto, i 1200 metri quadrati consentiranno di lastricare circa un terzo della superficie di Ponterosso interessata dall’intervento. I masegni vennero rimossi - secondo quanto l’assessore e lo stesso testo della convenzione rammentano - nel corso di demolizioni e manutenzioni eseguite in Porto Vecchio e successivamente stoccati nel terrapieno di Barcola. Si tratta di lastre di arenaria provenienti da cave prossime alla città, cave che nel passato molto hanno contribuito alle opere edilizie triestine.

«Oggi la cava superstite, la muggesana Renice - riprende Dapretto - non basta alle esigenze realizzative locali. Ecco perchè assume operativa importanza la liberalità dell’Ap. La qualità dei masegni è buona, è già stata saggiata nella risistemazione di piazza della Borsa e dell’area pedonale tra il museo Revoltella e via Torino». Per l’assessore è difficile invece quotare il valore economico del bel gesto: «Il valore del masegno è soprattutto di carattere testimoniale». Dapretto coglie infine l’occasione per ricordare come questi interventi di ripavimentazione debbano prioritariamente rispondere a esigenze di buona circolazione pedonale, più che a preoccupazioni estetiche. La delibera premette che dal punto di vista contabile, l’operazione Ponterosso implica una spesa complessiva di un milione 865 mila euro, di cui un milione 305 mila finanziato da un contributo statale e circa 560 mila euro a cura dell’amministrazione comunale.

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