Trieste, l’addio alla presidente della coop Basaglia

Sabato alle 16, al Roseto del parco di San Giovanni, l’ultimo saluto di amici e colleghi a Claudia Rolando

TRIESTE «Una preziosa combattente». Il mondo della cooperazione sociale non solo triestino piange Claudia Alessandra Rolando, la presidente della cooperativa lavoratori uniti Franco Basaglia, scomparsa pochi giorni fa. «È una perdita per tutta la cooperazione sociale» scrive Orietta Antonini, la vicepresidente di Legacoop nazionale, mentre gli amici e i colleghi si preparano a salutare Claudia oggi dalle 16 alle 18 nel Roseto del Parco di San Giovanni. La “sua” seconda casa.

Nata nel 1963 ad Acqui Terme in Piemonte, Claudia arriva a Trieste nel 1998 dove, con alle spalle un grande bagaglio di esperienza maturata in una cooperativa sociale legata alle esperienze della comunità di don Andrea Gallo a Genova, decide di entrare nella cooperativa Basaglia.

«La prima “finalizzata” all’inserimento lavorativo d’Italia» ricorda il presidente regionale di Legacoopsociali Gigi Bettoli. «La prima ad aver trasformato in soci lavoratori gli internati dell’Ospedale psichiatrico di San Giovanni che, fino ad allora, lavoravano nel giardinaggio, nelle pulizie, nelle cucine e nelle lavanderie per un pacchetto di sigarette e qualche piccolo privilegio» ricordano i soci e le socie.

Pochi anni dopo il suo arrivo, all’inizio degli anni Duemila, Rolando diventa vicepresidente della cooperativa che oggi conta su 250 lavoratori e lavoratrici. Successivamente, in anni particolarmente difficili, ne assume la presidenza: «Claudia ha governato in prima persona la cooperativa Franco Basaglia in un frangente del genere, insieme a tutte e tutti i suoi colleghi, e - pur in un quadro di crisi economica generale e di riduzione dell’attenzione generale per le persone più fragili - l’ha portata fuori dal gorgo» sottolinea, ancora, il presidente regionale di Legacoopsociali.

Non solo. La piemontese dal «carattere energico, rigoroso e intransigente» è stata la protagonista di iniziative che hanno riportato la cooperativa al centro dell’attenzione della città giuliana «come la riapertura del prestigioso Caffè del Teatro Verdi che - conclude Bettoli - ha rilanciato l’immagine e il lavoro della cooperazione di inserimento lavorativo “basagliana” in piazza Unità».

Sabato pomeriggio, all’ex Opp, l’ultimo saluto.

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