Trieste, l'acqua limpida svela tavoli, ruote e barche sul fondo di Ponterosso

I rifiuti dentro il canale che attende lo svuotamento 
Una vecchia sedia tra i rifiuti depositati sul fondale. Andrea Lasorte
Una vecchia sedia tra i rifiuti depositati sul fondale. Andrea Lasorte



Tavoli, sedie, piatti e bicchieri, una decina di imbarcazioni, alcune visibili chiaramente, scuri, persiane e pezzi di finestre, vasi di fiori, panettoni di cemento, pneumatici e tanti rifiuti.

È quello che si nota in questi giorni sul fondale del canale di Ponterosso, complici la marea più bassa rispetto al solito e, nel contempo, l’acqua particolarmente limpida. Al punto che anche ieri il pubblico non è mancato. C’è chi si è fermato in diversi tratti ai lati del canale o sui ponti per dare un’occhiata a quel “mondo sommerso”, che rivela un po’ di tutto. Davanti ai locali di via Rossini gli oggetti sono finiti a mollo probabilmente nelle giornate di bora, le ultime appena la scorsa settimana. Si vedono appunto tavolini, sedie, pure qualche stoviglia, oltre a lattine, bottiglie e calici.

Proseguendo la passeggiata, sotto il ponte Curto, semisepolta c’è una ruota: difficile capire a che mezzo appartenga, forse una bicicletta. Distante qualche metro c’è un panettone di cemento. Davanti alla scalinata invece, a pochi passi da via San Spiridione, ecco la forma di una barca, ormai malconcia, adagiata sul fondo da parecchio tempo, considerati i detriti accumulatisi all’interno. Ce ne sono una decina lungo tutto il canale, alcune ormai difficili da riconoscere, presenti sotto le imbarcazioni tuttora ormeggiate. E mentre si attende il parziale svuotamento dell’acqua, propedeutico all’inizio del cantiere sui ponti Bianco e Verde, c’è già chi scommette che spunteranno ulteriori sorprese.—



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