Trieste, la “zona 30” debutta nel cuore di Opicina

Barriere, fioriere e 14 porte d’accesso per delimitare l’area a velocità limitata con servizi per i pedoni
Opicina
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TRIESTE Il centro di Opicina sarà la prima “zona 30” di Trieste. Una zona che sarà dotata di una serie di servizi dedicati ai pedoni, in particolare ai bambini e agli anziani, dove non si potrà superare la velocità di 30 chilometri all’ora.

Il progetto, «che potrebbe in futuro essere riproposto in altri punti della città», come spiega l’assessore comunale Elena Marchigiani che l’ha fortemente voluto, coinvolgerà il cuore di Opicina. Il perimetro della “zona 30” è infatti quello formato dalle vie Nazionale, di Prosecco, dei Fiordalisi, dei Papaveri e dalla Strada provinciale 35. All’interno vivono, in base alle stime del Comune, 3.454 residenti e sono situati il Centro civico, il Distretto sanitario, una scuola materna, tre aree di parcheggio, un campo sportivo, tre chiese, un ricreatorio, numerose attività commerciali e un cimitero.

Il progetto per la creazione della “zona 30” va in parallelo con la realizzazione di un percorso “Pedibus”, cioè di un percorso a piedi per i bambini che, guidati da genitori o volontari di associazioni del territorio, possono così recarsi in sicurezza a scuola in gruppo. Per il “Pedibus” la Circoscrizione Est e il Comitato dei genitori dell’altopiano hanno già manifestato notevole interesse. Il percorso “Pedibus” su cui si sta lavorando prevede due punti di raccolta, uno in piazzale Monte Re, vicino al capolinea del tram, l’altro sul marciapiede fra via dei Salici e via Nazionale, da cui raggiungere il Ricreatorio Fonda Savio e la scuola Lona.

La vera “rivoluzione” di Opicina, però, passa per l’istituzione della “zona 30”. L’idea di istituire simili aree è contenuta nel Piano nazionale della sicurezza stradale. Su questa base si è attivata la Regione, che ha emesso un bando rivolto ai Comuni del Friuli Venezia Giulia, mettendo a disposizione complessivamente un milione e 100mila euro. I Comuni che presenteranno i migliori progetti, potranno ricevere 200mila euro pari a metà del valore totale dell’intervento.

«Con la delibera già adottata in giunta – riprende Marchigiani – abbiamo formalizzato l’impegno dell’amministrazione a sostenere la quota di costi mancante, cioè gli altri 200mila euro. Si tratta di un elemento fondamentale per poter partecipare alla gara». Il buon esito sembra assolutamente a portata di mano: «Siamo fiduciosi – sottolinea l’assessore – e contiamo di entrare in graduatoria».

Definito anche il crono programma: le domande di partecipazione al bando sono state presentate la scorsa settimana. La Regione compilerà la graduatoria entro autunno. «A quel punto, se saremo inseriti fra i destinatari del contributo, avremo quattro mesi per allestire noi la gara per l’appalto dei lavori, che perciò potrebbero cominciare nella prossima primavera ed essere conclusi entro l’estate» spiega Marchigiani.

Fra un anno, insomma, Opicina potrebbe aver cambiato volto. L’obiettivo dell’iniziativa è molto chiaro: incrementare la sicurezza, dedicando particolare attenzione alle fasce vulnerabili della popolazione, ridurre il rischio incidenti, ricreare equilibrio fra lo spazio dedicato al traffico motorizzato e quello riservato alla mobilità pedonale e ciclabile, abbassare le emissioni inquinanti e acustiche.

Lungo il perimetro che delimiterà la “zona 30” saranno allestite 14 porte di accesso, dotate di segnaletica verticale e orizzontale. «In prossimità delle porte – spiega l’assessore – l’asfalto sarà dipinto, probabilmente di un color terra, per rendere ancor più evidente che si sta entrando nell’area a velocità limitata. Non utilizzeremo invece i dossi perché soprattutto nelle aree densamente abitate, come il centro di Opicina, provocano rumori piuttosto elevati che disturbano». All’interno della “zona 30” saranno sistemate barriere e fioriere che, opportunamente posizionate, origineranno restringimenti sulla carreggiata, in modo da obbligare gli automobilisti a ridurre ulteriormente la velocità di marcia.

«Ma sistemeremo anche i marciapiedi – annuncia Marchigiani – e ne costruiremo di nuovi. Il progetto per la “zona 30” rientra nell’ambito dell’attuazione del Piano particolareggiato del traffico».

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