Trieste, la torretta del castello di Miramare apre al pubblico

TRIESTE Una vista unica sul parco e sul mare, un angolo speciale finora chiuso al pubblico, che d’ora in poi sarà aperto alle visite. A iniziare da oggi stesso, sabato 26 settembre. Presentato ieri il restauro della torretta del castello di Miramare, un intervento reso possibile grazie al contributo della Fondazione CRTrieste, che ha sostenuto anche i lavori per il ripristino dell’orologio presente all’interno. Sempre ieri è stata inaugurata anche l’orangerie, il giardino di agrumi accanto alle serre nuove del parco.
A illustrare i progetti, nella sala del trono del castello, sono stati il direttore del museo storico e parco del castello di Miramare Andreina Contessa, insieme alla presidente della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi e al segretario generale Paolo Santangelo. Ospite d’eccezione il direttore generale Musei del Mibact Massimo Osanna, in una delle prime visite sul territorio dopo la recente nomina.
«I due progetti ricordano come parco e castello siano un unico museo – ha spiegato Contessa – con una nuova programmazione culturale. L’inaugurazione della torretta manifesta la volontà di rendere fruibile in sicurezza tutto il complesso. Il contributo della Fondazione CRTrieste è stato fondamentale per raggiungere questo scopo e la loro pazienza lodevole, per non aver receduto davanti ai problemi che le fasi del restauro di volta in volta presentavano».
I lavori alla torretta – a pianta quadrata, con sette livelli e che raggiunge i 35 metri d’altezza –, iniziati nel 2019, sono costati oltre 120 mila euro, con un intervento generale di ripristino, di risanamento delle murature, della scala di risalita, con la sistemazione degli impianti, la riqualificazione dei pavimenti e il consolidamento dei solai. Curati anche i decori architettonici della copertura.
L’orologio, presente nella torre, è stato risistemato nelle strutture metalliche, anche questo grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Il meccanismo, secondo gli esperti, risale alla fine del 1800 o ai primi anni del 1900, è collocato all’interno di un armadio in legno e comanda le lancette dei quattro quadranti posizionati ai lati della struttura.
Aperta ieri anche l’orangerie, nello spazio antistante le serre nuove del parco, nata dalla volontà di riportare gli agrumi a Miramare. «In questo caso – ha ricordato Contessa – si tratta dell’incipit di un progetto, il tentativo di realizzare il sogno di Massimiliano d’Asburgo di avere una orangerie a Miramare. Il sogno naufragò perché impiantati in terra gli agrumi non resistettero alle intemperie della bora triestina. Da allora molte cose sono cambiate, il parco con i suoi maestosi alberi offre riparo e, soprattutto, le piante in vaso saranno trasportate nelle serre nuove per superare i rigori dell’inverno». I lavori procedono, oltre alla collocazione dei primi diciotto aranci amari, in vasi di cotto, anche con la realizzazione dell’impianto di irrigazione e la posa del prato.
La torretta sarà aperta al pubblico la prima volta oggi, con visite guidate alle 19, 20 e 21. Domani poi alle 14, 15, 16 e 17, sempre con prenotazione obbligatoria, inviando una mail a eventi.miramare@beniculturali.it. Per questioni di sicurezza le persone saranno divise in gruppi da otto. «Un giorno importante per il museo storico e il parco del castello di Miramare – ha concluso la direttrice –, un altro obiettivo sostanziale per il raggiungimento di una missione perseguita da alcuni anni e mirata a conservare, valorizzare e rendere accessibile al pubblico il sito museale, incluse quelle parti che fino ad ora non lo erano». —
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