Trieste, la Tasi grazia più di settemila famiglie

In arrivo gli avvisi di pagamento della seconda rata: 4.385 cittadini vanno a saldo zero e 2.899 ricevono un rimborso
Una veduta della città
Una veduta della città

TRIESTE Oltre 7mila cittadini di Trieste non dovranno pagare la seconda rata annuale della Tasi e, di questi, quasi 3mila riceveranno addirittura un rimborso da Esatto. Buona parte di tutti gli altri 71.822 contribuenti pagherà un importo ridotto. Lo comunica il direttore generale della società, Giulio Curiel, nel momento in cui inizia la distribuzione degli avvisi per la rata con scadenza di pagamento al 16 dicembre.

Sono gli effetti della manovra di riduzione avviata dal Comune in agosto contestualmente al taglio dell’Irpef comunale. Una manovra a cui l’amministrazione ha destinato nel complesso 3 milioni e 200mila euro. Ricorda il sindaco Roberto Cosolini: «L’operazione di riduzione delle imposte è frutto di un accordo con Cgil, Cisl e Uil arrivato a compimento l’estate scorsa. Da un lato abbiamo portato a quota 16mila i contribuenti esentati dal pagamento dell’addizionale Irpef e dall’altro abbiamo varato l’alleggerimento parziale della Tasi che ora entra a regime». I cittadini ne beneficiano in questi giorni, a ridosso di Natale, «perché la manovra è stata approvata quando la prima rata era in fase di emanazione e quindi abbiamo dovuto applicarla alla seconda. Penso che le categorie economicamente più deboli saranno soddisfatte» aggiunge il sindaco.

Il tributo, come noto, può variare ogni anno in dipendenza delle aliquote e delle detrazioni deliberate dal Consiglio Comunale. Esatto ha mandato nel mese di maggio scorso gli avvisi relativi all’acconto 2015 applicando aliquote e detrazioni in vigore nel 2014, in quanto il Consiglio Comunale – in attesa dell’approvazione del bilancio 2015 – non aveva fissato i parametri validi per l’anno in corso. La deliberazione delle nuove aliquote e detrazioni, con parametri più favorevoli per i cittadini, è arrivata con delibera numero 34 del 3 agosto 2015: prevede, in particolare, una detrazione aggiuntiva sul tributo di 50 euro per chi possiede una prima casa compresa nelle fasce di rendita catastale da 300 a 800 euro. Non solo: estende la detrazione di ulteriori 40 euro a tutti coloro che hanno un Isee fino a 7.500 euro mentre sino ad agosto veniva applicata fino a 6mila euro.

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Spiega il direttore di Esatto Curiel: «In occasione del saldo Tasi del 16 dicembre abbiamo ricalcolato gli importi dovuti dai cittadini e stiamo recapitando in questi giorni gli avvisi con le nuove e più favorevoli condizioni. Molti triestini si troveranno quindi a pagare un importo minore dell’acconto di giugno. In alcuni casi addirittura non sarà dovuto nulla, oppure ci sarà un credito». Il dirigente aggiunge poi le modalità con cui la società intende rimborsare i fortunati contribuenti a credito: «Chi è a credito riceverà il prospetto dei conteggi e un modulo col quale indicare il proprio Iban sul quale si vuole ricevere il rimborso delle cifre versate in eccesso. Nel modulo di richiesta rimborso vi sono le istruzioni per la sua presentazione. Chi non è dotato di conto corrente bancario e quindi non ha un Iban da comunicare potrà richiedere il rimborso per assegno». La scelta del rimborso via Iban nasce dalla necessità di evitare il formarsi delle leggendarie code a Esatto: «Invitiamo i cittadini ad attendere il recapito delle relative comunicazioni al proprio domicilio - commenta il direttore -. È cura della società inviare le comunicazioni per tempo e avvalersi di strumenti di recapito affidabili, ma vi è sempre una piccola possibilità di un disguido postale». In quel caso si può ricorrere agli uffici di Esatto: «Sconsigliamo ai clienti di venire da noi il lunedì mattina perché è il momento di maggiore coda - aggiunge Curiel -. Anche nelle primissime ore del mattino c’è un afflusso molto intenso. Al netto di questo va detto che le file da noi sono comunque molto ridotte rispetto al passato. Siamo passati da quattro-seicento persone al giorno fino a circa 150».

Il puntiglio di Esatto non è casuale, assicura il direttore: «Trieste è una città di persone molto scrupolose e temiamo che qualcuno si allarmi vedendo arrivare documenti diversi dal solito. Quindi preferiamo comunicare in modo esaustivo». In conclusione la società ricorda che la Tasi serve per finanziare i servizi indivisibili resi dal Comune ai propri cittadini: verde pubblico, viabilità, illuminazione stradale, tutela ambiente, cultura e sport, servizi sociali, protezione civile, polizia locale. Conclude Curiel: «La Tasi non va confusa con la Tari che è il tributo sui rifiuti domestici e va pagato indipendentemente dall’essere proprietari o meno di un immobile. Infine, evidenziamo come Esatto stia distribuendo in questi giorni anche i bollettini Imu destinati a chi possiede seconde case o immobili esclusi dall’applicazione della sola Tasi. Anche l’Imu avrà scadenza di pagamento al 16 dicembre».

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