Trieste, la “strage” di scuole abbandonate da anni

TRIESTE Aule dimenticate, banchi polverosi e lavagne sbriciolate, spazi che un tempo ospitavano compiti e lezioni insieme ai giochi di tanti bambini, ora hanno lasciato il posto a muri crollati, muffa, ruggine e intonaci caduti, ai quali si sono aggiunte numerose incursioni di vandali. Nella provincia di Trieste sono almeno nove le scuole abbandonate, chiuse da tempo, per le quali sembra difficile un nuovo riutilizzo, edifici in disuso a Trieste, Gropada, Caresana, Medeazza, vicino a Prosecco e tre nella sola Muggia. Ma il numero potrebbe salire, perché alcune strutture ormai non sono più mappate come scuole e per gli stessi uffici competenti la ricerca non è semplice.
Si tratta di scuole d’infanzia e soprattutto elementari, di proprietà dei comuni o del demanio, quasi sempre in uno stato di degrado che perdura da anni e in qualche caso da decenni, alcune destinate in origine alla comunità slovena secondo il Memorandum di Londra.
A Trieste la scuola dell’infanzia Ukmar, in via Fianona, è chiusa dal 2000, quando un incendio è scoppiato in alcune stanze, danneggiando gravemente la struttura. Impossibile poi reperire i fondi per i lavori di ripristino e ristrutturazione e l’edificio è stato chiuso. Nel corso degli anni i vandali hanno saccheggiato gli arredi e quel poco che restava all’interno, rovinando ulteriormente la palazzina, con incursioni anche in tempi recenti. Per settimane è stata anche rifugio di persone senza fissa dimora, fino all’intervento delle forze dell’ordine.
È simile la storia della scuola elementare Kajuh di Gropada, costruita nel 1913, su progetto dell'architetto Budinich, palazzina storica completamente abbandonata, insieme all’ ampio parco che la circonda. Anche in questo caso le difficoltà iniziano nei primi anni 2000 dopo un rogo, seguito da infiltrazioni e perdite d’acqua. Le fiamme sono divampate nuovamente alcuni anni fa, da un giaciglio di fortuna, lasciato da un senzatetto in un’aula, un ulteriore duro colpo per la struttura. Attualmente le finestre murate sono state semi distrutte, mentre nel prato incolto resta ancora lo scheletro del parco giochi, in parte crollato.
Risale agli anni ’50 invece l’ex scuola elementare di Caresana, che si estende su più di 2 mila metri quadrati, costruita negli '50, aperta nel 1952 e chiusa nel 2005. In questo caso niente più lezioni per i bambini iscritti, troppo pochi, e per ora gli spazi didattici restano vuoti, senza nessun cantiere previsto. Poche informazioni trapelano in merito alla scuola chiusa alcuni anni fa nel Comune di Duino Aurisina, ma di proprietà del Comune di Trieste, lungo la strada provinciale che porta a Prosecco, anche questa minata da danneggiamenti negli ultimi mesi e dimenticata nel verde, lasciata al suo triste destino. Scarse notizie poi sulla scuola di Medeazza, sul territorio del Comune di Duino-Aurisina, chiusa nei primi anni ’90, che nel ’99 ha cambiato destinazione d’uso, senza trovare comunque progetti in grado di rimetterla in sesto.
Potrebbe avere un nuovo futuro invece l’ex scuola di via Combi a Trieste, utilizzata lo scorso anno per ospitare alcuni profughi, anche se i fondi necessari ai lavori non sono di lieve entità. «Per ora è chiusa e in condizioni discrete - spiega l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Andrea Dapretto - vorremmo farla diventare una casa per associazioni, ma c’è bisogno di almeno 800mila euro per sistemarla». Cifra attualmente non disponibile.

Infine sono tre le sedi scolastiche dismesse a Muggia, tutte da oltre vent’ anni. A Santa Barbara i locali non erano più idonei ad ospitare bambini e necessitavano di lavori di messa in sicurezza e ripristino, a San Rocco scuola chiusa per la realizzazione di nuovo edificio nelle vicinanze e il conseguente trasferimento di tutti gli alunni e ancora a Chiampore niente più lezioni per il riordino del numero degli studenti, che ha portato all’eliminazione delle sezioni in quella zona.
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