Trieste, la sirena inceppata della nave sveglia la città

Le bizze della Costa Fascinosa da settimane nel bacino di carenaggio dell’Arsenale
Lasorte Trieste 30/03/12 - Arsenale, Costa Fascinosa
Lasorte Trieste 30/03/12 - Arsenale, Costa Fascinosa

Parecchie migliaia di triestini ieri mattina alle 6.30 sono stati svegliati anzitempo da ripetuti fischi di sirena, provenienti dal mare. Qualcuno nel buio della stanza da letto ha pensato che sul golfo fosse calata una inaspettata e densa nebbia che costringeva i comandanti delle varie unità a “farsi sentire” per evitare collisioni. Ma aperte le tapparelle molti hanno visto il sole. Altri, superati i primi attimi di sconcerto, hanno ritenuto che il porto fosse improvvisamente ritornato ai fasti di un tempo, grazie all’arrivo contemporaneo di più navi da crociera, originariamente destinate a Venezia. Peraltro era già accaduto di recente. Altri ancora, forse i più fortunati perché da casa vedono un lembo di mare, hanno tolto della busta di pelle il binocolo e hanno osservato la superficie del golfo alla ricerca di scafi in difficoltà. Tutto inutile. tutto vuoto o quasi. Solo due rimorchiatori della “Tripmare”, stavano rientrando tranquillamente alla loro banchina del Porto vecchio.

Invece si era inceppata e lanciava i suoi lamenti verso la città la sirena Typhoon della “Costa Fascinosa”, bloccata da settimane e settimane nel bacino di carenaggio dell’Arsenale San Marco a causa di una grave avaria che aveva coinvolto un cuscinetto di uno degli assi delle eliche. Il cuscinetto era stato sostituito e la nave da crociera era uscita in mare aperto per le prove; ma era rientrata in cantiere poche ore più tardi e da un paio di settimane non si è più mossa. Vive all’asciutto.

Ma ritorniamo alla sveglia collettiva che ha fatto ritenere a molti che la nostra città dopo anni e anni di eclisse, fosse ritornata a essere un porto commerciale. Perché la sirena della Costa si sia messa a fischiare fragorosamente per una decina di minuti, è un mistero. Ancora più misteriose le ragioni che hanno fatto scattare il segnale ufficiale di “abbandono nave”. Sette fischi brevi, seguiti da uno lungo. Chi è riuscito a contarli e a percepirne il significato, forse si è allarmato.

Certo è che dopo una decina di minuti la sirena Typhoon si è ammutolita e sulla città si è diffuso l’usuale silenzio. Un mattino di fine marzo, una sirena inceppata all’Arsenale, il suono ripetuto di un porto che non c’è quasi più.c.e.

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