Trieste, la schiuma sorprende i bagnanti in Costiera
TRIESTE Sono giornate torride in cui ognuno s’ingegna per tentare di attutire gli effetti della canicola che continua a non dar tregua. Niente di meglio di un bel tuffo tra le onde per rinfrescarsi e difendersi dal solleone. Ma se spiaggia e mare non sono nelle migliori condizioni, la frustrazione aumenta. Per chi martedì si è recato di primo mattino al porticciolo della Tenda Rossa, una delle spiagge più gettonate della Costiera triestina, c’era di che rimanere perplessi. In diverse parti della battigia, rappresa tra gli scogli, appariva una non ben identificata vaporosa schiuma, simile a quella che le nostre nonne usavano per fare il bucato. Anche se il mare era agitato, non si giustificavano i numerosi depositi della spuma rappresa. Inquinamento dovuto a degli scarichi non filtrati? Residui di qualche lavaggio effettuato in alto mare? Difficile dare una risposta.
Trascurando la causa inquinamento, è plausibile pensare che il fenomeno possa essere attribuito a cause naturali, per esempio alla presenza in superficie di alghe o fanerogame che possono produrre torbidità o schiume saponose. Rimane il fatto che più di una persona, piuttosto perplessa di fronte alle spume rapprese, ha preferito abbandonare la spiaggia e riaffrontare la vertiginosa scalinata che riporta alla strada costiera.
Episodi che comunque possono essere accomunati a un degrado, purtroppo evidente, di molti accessi al mare della Costiera triestina. È ormai normale incappare in tratti di spiaggia dove rifiuti di ogni genere rendono davvero poco gradevole la balneazione, rappresentando per i turisti un brutto biglietto da visita per il capoluogo regionale. Una situazione alla quale basterebbe davvero poco per porre rimedio, ovvero una presa di coscienza di tutta l’utenza nell’impegnarsi per l’asporto dei propri rifiuti nelle sedi consone.
Diverso invece il discorso che riguarda la qualità e la salvaguardia del mare. Sul fronte delle verifiche e dei monitoraggi va segnalato il lavoro dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), che segnala per le spiagge regionali una qualità dell’acqua pressoché eccellente. L’Arpa predispone con periodicità mensile un monitoraggio delle acque in 52 siti delle coste regionali, da Lignano Sabbiadoro a Muggia. Sono trenta i punti monitorati in provincia. Per saperne di più basta andare sul sito www.arpa.fvg.it e cliccare la voce acqua e balneazione.
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